Bologna - Riprende lo sciopero della fame nel Cie di via Mattei

riceviamo e diffondiamo:

Dallo scorso fine settimana 15 reclusi nel Cie di Via Mattei hanno ripreso lo sciopero della fame.

Dopo la sommossa messa in atto sabato 17 aprile probabilmente la mano pesante dei carcerieri si è fatta sentire, quantomeno sulle condizioni di vita in gabbia.
Gli aguzzini hanno requisito tutti i cellulari che sono riusciti a trovare, inoltre è stato limitato se non impedito l'accesso al cortile esterno, unica possibilità, per gli incarcerati di evadere, almeno con gli occhi, dal ferro e dal cemento che li "trattengono".

Inoltre il vile delirio di onnipotenza della sbirraglia ha suggerito la lodevole idea di lasciare nelle sezioni i materassi a cui era stato dato fuoco e perciò diversi migranti si trovano a dormire su un giaciglio nero e rigido come carbone, se non per terra.

E' chiaro che le condizioni interne stanno peggiorando, ovvia risposta del potere alle rimostranze dei reclusi, ma a quanto pare, non riescono a fiaccare la voglia di libertà dei prigionieri che anzi, hanno ritrovato vigore e forza per lottare anche dopo i trasferimenti attuati in seguito agli accadimenti di sabato 17.
 
Purtroppo le testimonianze di chi è dentro sono sempre simili, riguardano il solito cibo scadente e "condito" con psicofarmaci, i soliti usi e abusi praticati un po' da tutti coloro che lavorano all'interno del Cie.

Il desiderio dei detenuti è che tutto ciò esca fuori magari attraverso i giornali, gli stessi che il 17 hanno abilmente evitato la notizia della rivolta, anche se rimane difficile spiegare ad un "clandestino" che nella nostra "civile democrazia" la legittimità e la diffusione delle notizie dipendono dagli organi di repressione e controllo non certo da chi armato solo di se stesso vorrebbe scuotere gli animi di una città che nemmeno il 25 Aprile riesce a vergognarsi di esser sede di un lager. 

Lun, 26/04/2010 – 19:08
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