Boscoreale - Occupato consiglio comunale contro mega-discariche nel parco del Vesuvio

riceviamo e diffondiamo:

VESUVIO IN LOTTA
contro l'apertura di due mega-discariche in pieno Parco Nazionale del Vesuvio il movimento difesa del territorio - collettivo area vesuviana insieme alla popolazione ha indetto una assemblea nella sala consiliare di Boscoreale (NA) conclusasi con l'occupazione della sala. Il fetore immondo che da troppi mesi ammorba i territori, il rischio di malattie gravi, e l'aumento gia significativo di numerose patologie tra la popolazione dovuta a decenni di veleni e discariche abusive (e non) ha portato la popolazione sul piede di guerra.
SOLIDARIETA' e SUPPORTO ALLA LOTTA FINO ALLA VITTORIA

http://vesuvioinlotta.blogspot.com/

giovedì 27 maggio 2010
OCCUPAZIONE COMUNE BOSCOREALE
IN QUESTO MOMENTO SIAMO NELL'AULA CONSILIARE OCCUPATA.
SEGUE COMUNICATO STAMPA.

L’assemblea convocata dal Movimento Difesa del Territorio – Area Vesuviana per il 26 maggio 2010 nella sala del consiglio comunale di Boscoreale, si è conclusa in una occupazione mirata ad ottenere un incontro con l’assessore regionale all’ambiente Romano, a detta del sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, unica figura deputata a rispondere in merito alle questioni ambientali e nello specifico sulla prossima apertura della discarica nella Cava Vitiello, un immenso fosso per milioni di tonnellate di rifiuti a poche centinaia di metri da diversi comuni e decine di migliaia di cittadini. Il Movimento, insieme alle popolazioni vesuviane, ormai esasperate dall’invivibilità dei propri territori, martoriati da un piano rifiuti che ancora oggi sceglie come unica soluzione l’apertura di nuove discariche ed inceneritori, chiede inoltre un impegno concreto di regione e provincia a schierarsi per un parere negativo sull’apertura della discarica all’interno della Cava Vitiello, la pubblicazione immediata di tutti i rilievi effettuati dall’ARPAC negli ultimi mesi all’interno della discarica ex SARI, la bonifica di tutte le aree inquinate sui territori e un piano rifiuti concordato con le comunità locali, basato sulla riduzione a monte, trattamento meccanico biologico a freddo dei rifiuti, riciclo, riuso e compostaggio, raccolta differenziata reale porta a porta, che possa in questo modo evitare l’apertura di nuove discariche ed inceneritori e che si ponga come fine ultimo il raggiungimento di rifiuti zero.

Gio, 27/05/2010 – 11:03
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione