Chi sono i veri infiltrati?
Il febbraio scorso si è consumata l’ennesima ondata repressiva contro un notevole numero di militanti comunisti. Tra gli arrestati ci sono anche due giovani studenti universitari, Amarilli e Alfredo.
Una nota organizzazione universitaria, l’U.D.U., ha preso posizione: seguendo la linea infamante della CGIL, ha accusato i compagni di essere degli infiltrati nelle università per fare proselitismo e si propone di vigilare sulla condotta delle studentesse e degli studenti.
Questi ipocriti, opportunisti e arrivisti dichiarano di voler <> ma dimenticano che le radici della violenza sono: la proprietà privata che genera la povertà, lo stato che protegge gli sfruttatori e opprime gli sfruttati, gli eserciti che massacrano per gli interessi del capitale. Infatti, costoro tacciono sui rifinanziamenti delle guerre imperialiste in Afghanistan, sulla nuova missione in Libano, tacciono sulla violenza della precarietà di molte studentesse e studenti.
La violenza del padrone insomma, è sempre bene accetta o taciuta da questi bravi politicanti che non vogliono rischiare di compromettere la loro carriera appena avviata.
Di questa violenza si rendono continuamente complici tutti i partiti, i sindacati e le loro organizzazioni. Amarilli, Alfredo e i loro compagni sanno benissimo che l’unico modo per ribellarsi seriamente alle ingiustizie sociale è impegnarsi in prima persona mettendo in gioco la propria libertà e la propria vita.
Noi pensiamo che chi intraprende questa strada sia tutt’altro che <> e tanto meno pensiamo siano degli infiltrati.
Invece, è evidente che i veri infiltrati sono tutti gli adepti della sinistra imperialista, che ogni giorno s’infiltrano nei posti di lavoro e nelle università per impedire che il malcontento, generato dalla crisi economico – sociale, sfugga di mano ai pifferai del governo e dei sindacati.
È altrettanto evidente che lottare fuori e dentro le università ha dato fastidio a qualche barone e qualche suo lacchè, abituato a vedere nelle studentesse e negli studenti solo manovalanza intellettuale a poco prezzo e giovani automi facili da manipolare.
Per noi, che non siamo i galoppini di nessuno, è importante rilanciare la lotta con determinazione. Per noi è importante essere indipendenti da qualsiasi squallido gioco politico.
SOLIDARIETÀ CON AMARILLI, ALFREDO E TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI E INQUISITI.
RILANCIAMO LA LOTTA
l.u.p.i.
laboratorio universitario politico indipendenti
CAGLIARI 20 MARZO 2007
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