Cile - Arrestato il mapuche Miguel Tapia Wenulef

comunicato del programma radio mapuche Wixage Anaio

Mercoledì notte, 11 febbraio 2009, carabineros, corpi speciali e agenti in borghese hanno effettuato una perquisizione, senza esibire alcun mandato giudiziario, nella casa della mapuche Ida Wenulef, nel comune Lo Prado a Santiago. Erano circa in 50 gli agenti che hanno partecipato all'operativo di polizia che ha portato all'arresto di Miguel Tapia Wenulef. Miguel è stato subito condotto al 44° commissariato dei carabineros, mentre altri agenti sono rimasti per 3 ore nella casa agli ordini del tenente colonnello Sergio Escobar, della Direccion Nacional de Inteligencia de Carabineros. Alla fine hanno sequestrato diversi oggetti: indumenti, tubi in pvc, fogli, foto, computer, ecc. La polizia segnala che ha anche trovato armi ed esplosivi, ma gli abitanti della casa hanno affermato di non sapere nulla di tale materiale. Solo all'una di notte gli agenti hanno lasciato la casa.

Da quel che risulta, pare che l'ordine d'arrestato sia stato spiccato dalla giudice di garanzia Maria Teresa Villagra, di Lautaro, nona regione, ed è probabile che lì sarà trasferito Miguel Tapia Wenulef, dopo i controlli di polizia.


Dal sito Emol.com

Arrestano attivista mapuche a Lo Prado

Santiago - Nel domicilio sono stati trovati una mitraglietta 9 mm con due caricatori, un paio di granate da guerra, munizioni, materiale esplosivo, polvere da sparo, micce e 18 piante di marijuana. Miguel Ángel Tapia Huenulaf, di 45 anni, è stato arrestato nel suo domicilio a Lo Prado.
Il pubblico ministero lo ritiene responsabile di un attacco incendiario ai danni del fondo San Leandro, a Lautaro, avvenuto il 12 gennaio di quest'anno e di un attentato contro l'edificio della Defensoría Penal Pública di Temuco, del dicembre 2008.
Il capitano dei carabineros Boris Morales. ha segnalato: "E' stato arrestato e nel suo domicilio abbiamo provveduto al sequestro di una mitraglietta 9 mm con due caricatori e sostanze esplosive, oltre a 18 piante di marijuana."

La famiglia del mapuche ha accusato che si tratta di una montatura e che gli agenti hanno usato una violenza eccessiva nella perquisizione. "Per il solo fatto d'essere mapuche noi abbiamo vissuto tutto questo. Mio fratello ha sempre difeso la nostra causa, che è quella mapuche. Tutte le ingiustizie che abbiamo ricevuto sia nel sud che qui a Santiago sono avvenute solo perché siamo mapuche", ha affermato sua sorella Alicia.
Tapia Huenulaf sarà sottoposto ai controlli detentivi, mentre si continua ad indagare su altri attentati avvenuti nel sud.

Sab, 21/02/2009 – 01:35
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