Comunicato del Gramigna - Contro la repressione che avanza
CONTRO LA REPRESSIONE CHE AVANZA…
16.000 euro di multe e una trentina di denunce ad alcuni compagni del Gramigna, sono il conto degli ultimi tre anni per aver portato controinformazione e musica tra i tanti giovani e studenti in una piazza dove altrimenti non c’è altro che qualche bar che si arricchisce. In una città che non offre nulla di alternativo ai soliti locali ma che vive in gran parte sulle tasche degli studenti. In una società che reclama sicurezza, quella vera, del e sul lavoro, del diritto allo studio, della sanità pubblica e di poter vivere una vita dignitosa. Dove i politicanti rispondono con la loro sicurezza, quella del controllo, con più polizia, militari nelle città, telecamere (solo a Padova ne verranno installate circa 60 oltre alle decine già presenti) e, i più intraprendenti, con le ronde di partito (facendoci tornare alla mente le squadracce di “camice brune” prima e “nere” poi).
Quello che vogliamo sono spazi e luoghi di controinformazione, socialità e aggregazione fuori dal controllo delle istituzioni e dai loro politicanti, da dinamiche commerciali e dalla dottrina del “produci consuma crepa”. Multe e denunce sono la loro risposta, caldeggiate dall’odioso sindaco di centro‐“sinistra” Flavio Zanonato che, vantandosi di democrazia, concede le piazze ai neofascisti di Forza Nuova e manganella e arresta gli antifascisti che volevano impedirne la sfilata, come è successo il 10 febbraio. Tornare ogni volta in piazza denunciando tutto ciò che ci sembra sbagliato e promuovendo una socialità fuori dal loro controllo e le loro leggi e ribadendo la necessità di riappropriarsi di spazi e luoghi di libertà è la nostra risposta.
…UNITI NELLA LOTTA!
Collettivo Politico Gramigna
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