Apprendiamo dai media locali che venerdì 23 settembre, un plico contente polvere pirica e innesco è stato recapitato all'agenzia di viaggi 747, coinvolta nel business delle deportazioni.

Seguono estratti dalle cronache locali:

Dalla frontiera di Como, tra la resistenza dei migranti e dei solidali e gli attacchi all'autorganizzazione, nasce un blog per raccogliere e raccontare quanto sta avvenendo:

yallahcomo.wordpress.com

Riceviamo e diffondiamo:

RIFLESSIONI POST CORTEO A COMO

Nella serata di giovedì 15 settembre un corteo di oltre 300 persone tra cui solidali e migranti ha attraversato le vie del centro di Como. La manifestazione è partita dalla stazione S. Giovanni e si è conclusa sotto piazza S. Rocco non lontano dal luogo prescelto per la costruzione del campo istituzionale di ormai imminente apertura.

Apprendiamo dai giornali locali che, nella notte fra il 6 e il 7 settembre, un altro bancomat dell'Unicredit è esploso a Rovereto. L'attacco sarebbe stato eseguito con alcuni grossi petardi collegati fra loro. Sui muri della banca lasciate le seguenti scritte: "Colpire gli interessi di Erdogan" e "Con i compagni di Torino".

Riceviamo e diffondiamo:

Aggiornamenti dal campo di S.Giovanni, lunedì 5 settembre

Ancora una giornata di tensione, ancora una giornata a muso duro, ancora una giornata di resistenza e solidarietà.

Tutto comincia verso l'ora di pranzo, quando viene avvistata la Digos fuori dalla casa di una compagna, al cui interno si sta cucinando, dopo lo sgombero della cucina autogestita di ieri.

Riceviamo e diffondiamo alcuni aggiornamenti dalla frontiera Italia|Svizzera:

Aggiornamento della situazione al Campo di S.Giovanni, 4 settembre 2016.

La notte del 23 agosto le forze dell'ordine hanno rastrellato per le strade di Ventimiglia 40 persone provenienti dal Sudan, procedendo a una deportazione lampo con un volo Egypt Air in partenza la mattina successiva da Torino-Casellle. Appena appresa la notizia, alcuni solidali hanno messo in atto una protesta arrampicandosi e stendendo uno striscione su una torre dell'aeroporto di Malpensa, dal quale inizialmente si pensava dovesse partire il volo. I tre compagni sono stati portati in questura e successivamente in carcere con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale.