Cpt Modena
Domenica 21 Ottobre quasi un centinaio di attivist* del C.A.M. e di altre realtà modenesi e bolognesi si sono dat* appuntamento sotto al C.P.T. di Modena per un'iniziativa di comunicazione e solidarietà alle lotte dei reclusi.
La settimana precedente, infatti, due morti (uno impiccato nella propria stanza, uno rinvenuto all'esterno delle mura) avevano fatto da corollario ad una rivolta esplosa all'esterno della struttura, conclusasi con danneggiamenti al carcere per oltre 25.000 euro e con lo smistamento dei detenuti nelle strutture di altre città.
Il presidio, oltre a farsi sentire all'interno con musica e interventi al megafono, ha portato al disvelamento di una realtà tristemente nota da tempo: nella campana per la raccolta del vetro antistante al C.P.T. sono stati rinvenuti centinaia e centinaia di flaconi contenenti psicofarmaci di svariata natura (principalmente Valium e Rivotril), segno evidente di come l'incompatibilità con la segregazione e la deportazione dimostrata dai migranti venga quotidianamente sedata, oltre che con la pura violenza, anche attraverso l'utilizzo di queste pratiche mascherate.
Pratiche tristemente note per essere venute all'onor delle cronache già 3 anni fa in seguito alle denunce degli immigrati nei confronti della Croce Rossa per l'utilizzo di barbiturici nel cibo distribuito nel C.P.T. di via Mattei a Bologna.
Il presidio si è concluso con il blocco simbolico dell'ingresso della struttura con i sacchi della spazzatura contenenti i flaconi
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