Cuba - Muore dissidente cubano dopo 86 giorni di sciopero della fame

La notizia della morte del dissidente cubano Zapata Tamayo verrà
certamente utilizzata dalla destra più reazionaria per attaccare il regime
cubano. A noi di Culmine interessa sapere che un prigioniero è morto dopo
un lungo sciopero della fame, durante il quale è stato sottoposto alla
alimentazione endovenosa contro la sua volontà.

Né più né meno di quel che avviene in qualsiasi altro carcere del mondo,
indipendentemente dal colore del regime al potere.

A fuoco tutti i carcerieri, rossi o neri che siano, ed i loro Stati!
Morte allo Stato!
Per l'Anarchia!
Culmine


Il 23 febbraio è morto il prigioniero cubano Orlando Zapata Tamayo. La
morte è avvenuta poche ore dopo il ricovero presso l'Hospital Hermanos
Ameijeiras, a L'Avana. Zapata Tamayo era in sciopero della fame dal 3
dicembre. Da diversi giorni era sottoposto all'alimentazione forzata per
via endovenosa.

Il prigioniero aveva iniziato lo sciopero della fame per protestare contro
il trasferimento dal carcere di Holguín, provincia in cui risiede la
famiglia, a quello di Camagüey, e contro i pestaggi subiti nella sua
reclusione.

Zapata, idraulico e muratore, era membro del Movimiento Alternativo
Republicano e del Consejo Nacional de Resistencia Cívica, contrari al
regime castrista. Era stato arrestato nel 2003 con le accuse di oltraggio,
disordine pubblico e disobbedienza e condannato a 3 anni di carcere. Ma,
una volta dentro, aveva subito diversi processi per cui avrebbe dovuto
scontare una condanna a 36 anni.

Mer, 24/02/2010 – 12:04
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