Napoli - Incendiata auto di un assistente della Iervolino

18/07/2008 - 15:56

fonte: ilmattino.it del 18/7/08

LEANDRO DEL GAUDIO - Dopo le bombe alle forze dell’ordine, un attentato incendiario all’assistente del sindaco Iervolino. La protesta antidiscarica a Chiaiano raggiunge nuovi bersagli e punta dritto contro esponenti delle istituzioni cittadine. A essere preso di mira Vittorio Ciccarelli, da sette anni in forza allo staff del primo inquilino di Palazzo San Giacomo, residente a Chiaiano dove da mesi è prevista la realizzazione della discarica per i rifiuti napoletani. La scorsa notte, intorno alle due, un incendio ha distrutto la sua automobile, una Fiat Panda, parcheggiata a due passi da casa, non lontano dal commissariato locale. Danni anche a un’altra vettura parcheggiata nei dintorni. Evidente il nesso tra l’attentato incendiario e la parte più avvelenata (e sfuggente) della protesta antidiscarica. Indaga la Digos del vicequestore Antonio Sbordone. Al momento sono state identificate una ventina di persone, un gruppo di facinorosi tra i quali potrebbero esserci gli autori dell’agguato incendiario della scorsa notte. Un gruppo di teppisti, tra i quali anche qualche pregiudicato locale attivo nella prima fase degli scontri avvenuta a Chiaiano un mese e mezzo fa. Solidarietà a Ciccarelli da parte del sindaco Iervolino e di tutte le forze politiche cittadine. Prendono le distanze dall’episodio, invece, i «comitati in difesa della cave di Chiaiano e Marano», che ribadiscono la linea della protesta svolta con metodi civili e trasparenti. La Iervolino chiede chiarezza: «Voglio sperare che non vi sia alcun collegamento fra questo atto inqualificabile e la protesta in corso contro la discarica. Generare violenza è infatti il modo più abietto per sostenere le proprie ragioni. Auspico che le forze dell’ordine facciano al più presto luce sull’episodio anche per tutelare loro stessi, visto che l’auto di Vittorio Ciccarelli era parcheggiata proprio davanti al commissariato». Ma l’analisi del sindaco va oltre: «Se la sono presa con un lavoratore, un ex sindacalista. Credo si tratti di un atto intimidatorio e non è stato un caso». Sessanta anni, da dieci residente a Chiaiano, sposato con figli, Ciccarelli è stato ascoltato dal capo della Digos del vicequestore Antonio Sbordone. Fedele al suo stile riservato, Ciccarelli ha chiarito agli inquirenti di non aver subito minacce, fornendo particolari utili sul contesto attuale di Chiaiano. L’inchiesta sugli scontri va avanti. Continuano i lanci di molotov contro i presidi militari e delle forze dell’ordine, con azioni di logoramento e disturbo. L’attenzione degli inquirenti ha investito un gruppo di venti persone, che potrebbero aver svolto un ruolo nella fabbricazione e nel lancio di ordigni artigianali e petardi, ma anche nell’incendio dell’auto del braccio destro del sindaco.

Ven, 18/07/2008 – 15:58
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione