Firenze - Solidarietà agli occupanti di Via Savona
Nel pomeriggio del 15 ottobre un volantino è stato distribuito e attacchinato nel centro di Firenze con via Savona sotto sgombero.
Tra le sette e le otto, ben visibile ai molti automobilisti dell'ora di punta, un grande striscione campeggiava sul cavalcavia della Fortezza: "DA FIRENZE A MILANO SOLIDARIETA' CON CHI OCCUPA E RESISTE (A)"
Un forte abbraccio ai compagni e alle compagne di via Savona
Di seguito il testo del volantino:
OVUNQUE COME A MILANO
Nella mattina di ieri (giovedì) a Milano, centinaia di poliziotti e carabinieri hanno attaccato la Bottiglieria Occupata di Via Savona per sgomberarla. L'ennesimo attacco a uno spazio sociale di lotta nel capoluogo lombardo, dove in vista dell'Expo 2015 lo Stato cerca di fare piazza pulita di tutto ciò che odora di vita e non di denaro. La giunta di Moratti e De Corato non esita a sgomberare spazi sociali, campi rom, intere famiglie di occupanti come di affittuari. A sfratti e sgomberi si accompagna una militarizzazione montante, che schiera nelle strade le camionette dell'esercito accanto a quelle di polizia e carabinieri.
Ma stavolta (e non solo stavolta...) gli è andata male. Mentre sette occupanti si sono asserragliati sul tetto, decine e decine di solidali si sono radunati sotto l'occupazione assediata, resistendo a cariche e minacce poliziesche. Blocchi del traffico e sabotaggi si accendono qua e là in mezza Milano. DA PIU' DI 30 ORE VIA SAVONA RESISTE.
Un capitalismo a corto di vaselina sfoggia un'arroganza senza precedenti. A Milano come in altre città la mercificazione della vita avanza col passo di un carro armato, schiacciando senza rimpianto le vite di noi tutti per gli interessi di avidi speculatori e predatori multinazionali. Le città – da luoghi di un incontro ancora possibile, da territorio in cui vivere – si trasformano in macchine per far soldi: centri museificati per turisti, vetrine per le merci, terre di conquista da cementificare. Anche a Firenze ne sappiamo qualcosa, alle prese come siamo con una giunta intenzionata a svendere tutto il patrimonio pubblico, a trasformare i parchi in quartieri residenziali, a riempire le periferie con gli inceneritori e sventrare il sottosuolo a colpi di treni, metropolitane e parcheggi interrati. Gente per cui “rispetto del bene comune” e “bellezza da tutelare” significano solo muri puliti e popoli muti, per continuare in santa pace la solita opera di rapina.
Negli occupanti di Via Savona sentiamo la nostra stessa rabbia, il nostro stesso rifiuto di quest'ergastolo sociale. Ne raccogliamo e ne rilanciamo l'appello:
BLOCCHIAMO TUTTO! FERMIAMO LA MERCE PER FAR ESPLODERE LA VITA!
OVUNQUE COME A MILANO, SOLIDARIETA' A CHI OCCUPA E RESISTE!
Alcuni anarchici a Firenze
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