Grecia - Quattro compagni anarchici arrestati per rapina

da contrainfo

Secondo una notizia di Indymedia Atene i compagni Giannis Michailidis e Dimitris Politis sono stati arrestati dalla polizia insieme ad altre due persone.

I mandati di arresto nei confronti di entrambi i compagni erano stati rilasciati in relazione alla presunta partecipazione dei due nell’organizzazione anarchica rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Gli arresti sono stati realizzati il 1° Febbraio 2013, ed ora i poliziotti cercano di collegare gli arrestati a due rapine a mano armata avvenute nella zona di Kozani (Nord della Grecia).

Tutti e quattro gli ostaggi sono stati duramente picchiati dai poliziotti. In un video proveniente dai media di massa dal tribunale di Kozani, i compagni si sentono gridare:


“Viva l’anarchia! Lunga vita all’anarchia, brutte fecce!”

“Viva l’anarchia! Poliziotti, giudici, politici, non avete alcun motivo per dormire tranquilli. Abbiamo perso una battaglia ma non la guerra! – Vaffanculo “!


Forza ai compagni sequestrati dallo Stato!

AGGIORNAMENTO:


Dopo un contatto dei solidali con i genitori di Andreas-Dimitris Bourzoukos, vogliamo informarvi di quanto segue:

Tutti gli arrestati sono stati trasferiti (da Kozani) al quartier generale della polizia di Atene (GADA) da Sabato sera tardi, 2 Febbraio.

La mattina della Domenica, 3 Febbraio, i genitori sono stati in grado di entrare in contatto con i loro figli, come hanno fatto anche i loro avvocati difensori. Fino ad allora, la polizia aveva negato tutte le rispettive richieste ripetutamente.

I genitori sono stati autorizzati a visitare gli arrestati solo per 15 minuti, al 12° piano del quartier generale della polizia di Atene.

In particolare, Andreas-Dimitris Bourzoukos è stato ammanettato ad una sedia per tutto il tempo della visita.

Egli ci ha informato che, mentre era ammanettato con le mani dietro la schiena nelle celle di detenzione di Veria, i poliziotti gli hanno messo un cappuccio sulla testa, lo hanno costretto a inginocchiarsi e lo hanno picchiarono per circa quattro ore sulla testa, sul volto e sullo stomaco, e alcuni dei suoi capelli sono stato strappati con la forza. Ciò è avvenuto senza alcuna resistenza da parte sua. Si intende che i poliziotti l’hanno anche minacciato per tutto il tempo e lo insultavano nel modo più volgare.

Le conseguenze della suddetta tortura sono state le seguenti: sangue nelle urine, forti capogiri, mal di testa, edemi sul suo viso, ematomi su entrambi gli occhi, così come lividi ed ecchimosi ovunque sul suo corpo.

I suoi genitori riferiscono che il suo volto era irriconoscibile e la sua voce era alterata da tutte le botte sulla sua mascella.

Durante questi tre giorni, gli è stato consentito di bere solo acqua in bottiglia, mentre i suoi genitori non sono stati autorizzati a dargli pacchi di alimentari confezionati e succhi di frutta.

Tutti i fatti di cui sopra non sono descritti, al fine di presentare come vittime qualsiasi degli arrestati, ma al fine di evidenziare le torture e le violenze che si praticano “legalmente” dagli apparati statali.

Nonostante tutto, Andreas-Dimitris Bourzoukos tiene forte e dignitoso, e il suo morale resta fermo.

Forza agli compagni arrestati. Cercheremo di condividere ulteriori aggiornamenti a breve.

C’è anche una lettera aperta di Pantelia Vergopoulou, madre di Andreas-Dimitris Bourzoukos, che denuncia inequivocabilmente le torture contro i quattro compagni e dichiara, tra l’altro, i seguenti:

“I meccanismi della persecuzione in Grecia seguono le torture legate agli standard delle prigioni di Guantanamo. Mio figlio, proprio come i altri tre arrestati, non è stato trattato come gli altri accusati di reati del codice penale, ma con particolare odio perché è un anarchico. Allo stesso tempo, i loro aguzzini nascosti dietro i cappucci rimangono intoccabili.

Fino a quando?

[...] Infine, essendo io stesso un medico (specializzata nella medicina d’urgenza pre-ospedaliera), segnalo che le prime ore che seguono i traumi sono fondamentali per possibili lesioni cerebrali ed ulteriori lesioni. La necessità elevata per l’esame immediato e le cure ospedaliere si riferisce a tutti gli arrestati che hanno subito abusi.

Ritengo coloro che si occupano del caso principalmente responsabili per eventuali danni che possano essere causati.”

Il 3 Febbraio gli anarchici Dimitris Politis e Yannis Michailidis sono stati portati al pubblico ministero presso il tribunale di Atene in materia di appello per quanto riguarda i mandati contro di loro sul caso CCF. Il 4 Febbraio sono stati portati al tribunale speciale di Koridallos durante la 25imma sessione del processo CCF. Entrambi sono stati rimandati nel carcere di Koridallos, dove sono imprigionati pure i membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Dal 5 Febbraio, tutti i quattro compagni accusati del caso della rapina in banca a Velventós-Kozani, vale a dire Dimitris Politis, Yannis Michailidis, Nikos Romanos e Andreas-Dimitris Bourzoukos (gli ultimi due non sono stati ufficialmente rimandati finora) sono stati trasferiti a Kozani, dove il 6 del mese dovranno attendere un’altra udienza al tribunale locale.




COMUNICATO DI ALCUNI DEGLI ARRESTATI:


Rubiamo un paio di parole dalle celle del centro di detenzione dove siamo ostaggi per dichiarare i propri obiettivi e le intenzioni in modo di chiarire la situazione sugli ultimi eventi.

Come anarchici consideriamo la scelta della rapina di una banca come una scelta consapevole di resistenza. La nostra azione non aveva lo scopo dell’arricchimento personale. L’attacco contro i templi del capitale fa parte della nostra azione rivoluzionaria generale.

A proposito della nostre torture da parte delle forze di repressione, non vogliamo che esse contribuiscano come punto per la nostra vittimizzazione. Non ci aspettavamo nulla di diverso dai nemici della libertà. Non dimentichiamo quante persone sono state schiacciate nelle stazioni della polizia e nelle loro prigioni. Che diventino i segni della tortura un’altra occasione per trasformare la rabbia in azione.

Verso i rappresentanti istituzionali della giustizia, il nostro atteggiamento sarà intransigente e senza compromessi.

NON COLLABORIAMO – NON CI SCUSIAMO

VIVA L’ANARCHIA

Gli anarchici
Nikos Romanos
Andreas-Dimitris Bourzoukos
Yannis Michailidis


PS. Seguirà un testo dettagliato di tutti e quattro arrestati in riguardo al nostro caso.

Gio, 07/02/2013 – 12:45
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione