Guerra e imperialismo

Vicenza - Scontri al corteo No Dal Molin

Dai media di regime:

(ANSA) - VICENZA, 4 LUG - Scontri a Vicenza tra manifestanti contro il raddoppio della base di Vicenza e forze dell'ordine nei pressi del perimetro del Dal Molin. I manifestanti (per la Digos meno di 10 mila) hanno lanciato sassi contro le forze dell'ordine. Quest'ultime hanno colpito con manganelli e lanciato lacrimogeni. Nelle file del corteo anche una ventina di giovani vestiti di nero, incappucciati e con maschere antigas.La portavoce dei No dal Molin ha invitato tutti i partecipanti alla calma.

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corriere.it

Dom, 05/07/2009 – 02:02

Niger - Mend attacca impianto, Shell accenna a ritirata

fonte: rainews24

L’ultimo attacco contro la compagnia petrolifera olandese Shell avrà gravi ripercussioni per il sud della Nigeria. Infatti, è di stamane la notizia che un nuovo attacco del gruppo armato del Mend, attivo nel Delta del Niger, e' stato condotto dagli stessi guerriglieri contro installazioni petrolifere della Shell in Nigeria.  

"Siamo pronti a chiudere gli impianti e richiamare il personale", dopo i cinque attacchi subiti da gennaio sino a giugno, una media di circa un attacco al mese. "Questa sospensione delle operazioni avrà ripercussioni sui contractor - ha detto la fonte - avrà ripercussioni sulle entrati federali e sulle nostre entrate". In un documento riservato ottenuto dal quotidiano nigeriano This Day, la Shell afferma che “le sue operazioni in Nigeria, così come quelle delle altre aziende internazionali che operano sia on-shore sia off-shore nel Paese africano, continuano a risentire delle precarie condizioni di sicurezza nella regione meridionale del Delta del Niger”.

Con il crescente numero di attacchi, non è per niente sicuro per il personale e i contractor portare avanti la produzione e, purtroppo, questo significa che i nostri progetti per lo sviluppo locale dell'area Western Niger Delta hanno subito un rallentamento".

Secondo This Day, la decisione della Shell comporta la cessazione della produzione nell'impianto EA, capace di 115.000 barili al giorni, e nel Terminal Forcados per le esportazioni, capace di 450.000 barili al giorno. I continui attacchi subiti negli ultimi anni hanno fatto perdere al colosso anglo-olandese la posizione di primo produttore di greggio in Nigeria, oggi occupata dall'americana ExxonMobil: da un livello record di circa 999.000 barili al giorno, garantito nel 2003, pari a quasi la meta' della produzione complessiva della Nigeria, oggi Shell garantisce meno di 500.000 barili.

Lun, 29/06/2009 – 13:31

Trento - Guerra alla guerra! Anarchici sui binari con cordini d'acciaio

fonte ladige.it

TRENTO - La protesta contro la costruzione delle nuove caserme a Mattarello passa anche attraverso i binari del treno. Non sono bastati agli anarchici gli incontri di ieri, i cortei, gli striscioni nell'ambito dell'iniziativa del campeggio antimilitarista al parco di Gocciadoro. Ieri pomeriggio in due distinte occasioni gruppi di anarchici hanno costretto i treni a soste forzate alle stazioni di Lavis e Mori a causa di cordini d'acciaio posti sui binari.
A Lavis i vigili del fuoco del posto sono intervenuti verso le 16.20 per sganciare un cordino del diametro di un centimetro agganciato fra un pilone (all'altezza di circa due metri) ed il binario. Il cordino era lungo circa sette metri e correva trasversale lungo la ferrovia. Secondo alcuni testimoni, un gruppo di anarchici avrebbe saltato la recinzione della stazione e poco prima dell'arrivo del treno della linea del Brennero avrebbe agganciato il cavo e esposto alcuni striscioni. All'arrivo della polizia ferroviaria e della Digos i partecipanti alla protesta - con il volto coperto da mascherine bianche - avrebbero fatto perdere le proprie tracce.
Un'ora dopo un episodio fotocopia è accaduto a Mori stazione: è rimasto bloccato per oltre venti minuti il treno diretto a Verona che stava transitando verso le 17.30. Il convoglio di passeggeri ha dovuto arrestare la sua corsa davanti ad uno striscione. Era stato appeso con un cordino di acciaio utilizzando due pali che si trovavano ai lati della via ferrata. «Stop alla guerra», recitava lo slogan che gli agenti di polizia intervenuti per rimuoverlo hanno subito collegato alle manifestazioni organizzate nei dintorni del capoluogo per protestare contro la costruzione delle caserme a Mattarello.
Il gruppo che ieri ha fatto «incursione» allo scalo di Mori stazione dovrebbe essere lo stesso che in mattinata si aggirava a Rovereto con plichi di volantini contro le banche «che finanziano il commercio di armi». I partecipanti hanno rallentato un po' il traffico per consegnare i volantini e si sono fermati davanti agli istituti «incriminati» (Banca Intesa, Bnl e Unicredit) con un rudimentale cartone che spiegava le ragioni del loro gesto. La protesta però è stata pacifica, senza scontri con le forze dell'ordine che controllavano i loro movimenti.

Dom, 28/06/2009 – 14:44

Rovereto - Interrotto concerto De Gregori contro base Mattarello

fonte: unionesarda

Un piccolo gruppo di anarchici ha interrotto il concerto di Francesco De Gregori, in corso questa sera a Rovereto, in Trentino, nell'ambito della manifestazione musicale "Sentieri di pace". In tre sono saliti sul palco e hanno parlato al microfono contro la costruzione di nuove caserme in una zona periferica di Trento, a Mattarello. L'interruzione ha avuto luogo mentre a Trento è in corso proprio una manifestazione di anarchici contro questa cittadella militare, che viene da loro definita una vera e propria base.

Dom, 28/06/2009 – 13:26

Trento - Punto accoglienza campeggio antimilitarista

25-28 giugno 2009

CAMPEGGIO ANTIMILITARISTA CONTRO LA BASE DI MATTARELLO

 

GIOVEDI' 25 GIUGNO DALLE ORE 15,00 ALLE ORE 17,00

Lun, 22/06/2009 – 18:54

Benevento - Processo per Vilipendio a monte

Venerdì 5 giugno 2009 si è tenuta presso il tribunale di Benevento la terza (ed ultima) udienza del processo che vedeva cinque compagni anarchici imputati per il reato di Vilipendio delle forze armate, dopo che il 4 Novembre del 2006 (giornata delle Forze Armate) si resero protagonisti di un’iniziativa antimilitarista in via vittime di Nassirya, e furono trascinati in caserma dalla sbirraglia.
Il giudice ha accolto la questione sollevata dalla difesa, e cioè il vizio di forma nel procedimento dovuto all’assenza dell’autorizzazione a procedere alle indagini (necessaria per questo tipo di reato) del Ministero di grazia e giustizia.
“In nome del popolo italiano” il processo è andato a monte.

Contro la guerra, chi la produce e chi la combatte.
Per la Rivoluzione Sociale

Gruppo Anarchico “Senza Patria”, Benevento
http://gaa.noblogs.org

Ven, 12/06/2009 – 14:16

Trento - Due parole sul convegno antimilitarista del 2 maggio

Il convegno del 2 maggio si poneva due obiettivi. Approfondire l’analisi del militarismo (in particolare il rapporto tra guerra esterna e guerra interna) e rilanciare, a partire da alcune esperienze, la lotta autorganizzata contro la macchina bellica e il suo mondo.

Per quanto riguarda il primo aspetto, ci è sembrato importante partire dall’analisi del rapporto NATO sulle operazioni urbane nel 2020, esempio davvero emblematico di come fronte esterno e fronte interno della guerra capitalista ai poveri sia sempre più esile. I padroni del mondo – tramite le teste d’uovo della NATO – sanno che le metropoli saranno in un futuro prossimo delle vere e proprie polveriere sociali, per via della crescente povertà e della penuria delle risorse energetiche. Nella prospettiva di affidare agli eserciti la gestione dei conflitti sociali (per cui i governi si stanno armando, in termini di conoscenze scientifiche e di equipaggiamenti tecnologico-militari), si capisce meglio perché vogliano assuefarci fin d’ora alla presenza dei soldati nelle città. Sarebbe un errore considerare l’introduzione, in nome dell’ideologia della sicurezza, dell’esercito in alcune città italiane un colpo di testa del ministro La Russa e del “governo fascista di Berlusconi”. Il modello – a cui tutte le potenze NATO si ispirano – sembra piuttosto quello della democrazia israeliana, laboratorio di guerra permanente e vero e proprio avamposto di una tendenza planetaria. Apartheid sociale, territori occupati dall’esercito, muri e confini interni sono perfettamente compatibili con la democrazia parlamentare. Per questo in un convegno antimilitarista hanno portato il loro contributo i compagni di Torino, attivi contro rastrellamenti, CPT e Alpini nei quartieri proletari, e quelli di Napoli, i quali hanno raccontato come la questione dei rifiuti in Campania – e dei conflitti sociali che ha scatenato – sia una sorta di terreno di sperimentazione nell’uso dell’esercito (a difesa dei siti “di interesse strategico nazionale”, cioè i cantieri di megadiscariche e inceneritori, ma di fatto in tutto il territorio).

Ven, 08/05/2009 – 11:35

Napoli - Militari Usa derubati

4 maggio 09
Caserta - Prima le valigie che spariscono dai terminal degli aeroporti, ora l’intero arredamento di casa, vestiti e perfino decorazioni natalizie che spariscono nel nulla. È quanto è accaduto ad almeno una quindicina di militari USA di Napoli e Caserta che hanno anche creato un apposito blog. Si chiama “Victims of Naples” ed é un blog creato per raccontare le esperienze di militari Usa derubati dei propri averi durante il trasloco di rientro dalla Campania negli Stati Uniti. All’indirizzo web http://victimsofnaples.blogspot.com si confrontano le esperienze dei marinai americani accomunati dai furti.
Conclusa la missione in una delle basi in provincia di Napoli o di Caserta i loro mobili, vestiti, computer erano stati imballati, ma all’arrivo negli Usa i pacchi risultavano “alleggeriti” o in un caso completamente vuoti. I primi accertamenti compiuti dalla ditta statunitense incaricata dei traslochi dei militari punterebbero l’indice contro una specifica azienda napoletana, di cui non si fa il nome, alla quale erano stati subappaltati alcuni dei trasporti incriminati. Oltre che sul blog, i casi dei militari derubati durante il trasloco - una quindicina quelli finora emersi - sono stati resi noti da uno dei giornali della marina americana, “Navy Times”, e dall’edizione europea di “Stars & Stripes”, periodico dei militari Usa.

Ven, 08/05/2009 – 11:32
Ven, 09/01/2009 – 01:30
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