Italia - Sguardo parziale sulle mobilitazioni studentesce del 17-11-11
Breve e parziale resoconto delle diverse pratiche attuate da movimenti studenteschi e affini per la giornata di sciopero nazionale del 17 novembre 2011.
Bologna: corteo incentrato sulla comunicazione tramite cartelloni e sul blocco del traffico attraverso spostamenti repentini. Centrale la retorica del "salvataggio" dell'esistente: "Mario Monti pagaci la Scuola" - "Save Schools not Banks" (slogan espressi e rivendicati da alcuni promotori in quasi tutte le città).
Milano: alcune fonti parlano di dissapori tra gruppi di manifestanti a inizio corteo. Una parte dei dimostranti, vicina alla rete "MilanoInMovimento", ha provato a forzare i cordoni di polizia a difesa della Bocconi con "scudi a libro", cosiddetto "book block". Altri manifestanti, con maschere alla V per Vendetta, hanno "sanzionato" diverse filiali bancarie con vernice e volantini. La sede dell'A.B.I, (associazione banchieri italiani) è stata bersagliata con uova di vernice e scritte "Save Schools not Banks and Banksters". Visitata e imbrattata anche la sede dell'Università Cattolica, striscioni e slogan contro la Chiesa e inerenti il neo-ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, ex rettore dell'ateneo privato.
Palermo: 5000 in piazza, principalmente studenti medi, ma anche universitari e lavoratori precari organizzati. Tentativo di blitz all'Agenzia delle Entrate e in una banca; "sanzionate" con lanci di uova, fumogeni e graffiti diverse filiali bancarie e sede della Giovane Italia. Gli studenti segnalano l'utilizzo, da parte della polizia, di spray urticanti durante le cariche.
Pisa: blitz all'Inps (calato striscione "ridateci la grana, noi non pagheremo il vostro debito"), scuole private e filiale Unicredit coperte di manifesti; al termine del corteo è stato occupato un complesso di due edifici abbandonati, di proprietà della Banca Popolare di Lodi. L'intento esplicitato è di creare una foresteria per gli studenti, una mensa popolare, e in generale uno spazio sul territorio dove socializzare le pratiche del "movimento Occupy".
Torino: il corteo ha più volte tentato di forzare i cordoni di polizia posti a difesa della sede locale di Bankitalia, obbiettivo pubblicamente e anticipatamente dichiarato. Dopo quattro cariche e l'impossibilità di raggiungere e occupare l'edificio, i manifestanti hanno ripiegato e assediato la Mole Antonelliana, simbolicamente occupata per chiedere il rilascio dei fermati. Sulla terrazza del monumento, la bandiera europea è stata sostituita con il vessillo No Tav.
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