Lettera da Silvia

Di seguito uno scritto di Silvia, attualmente ai domiciliari in relazione al processo "Gruppi di affinta'".

Il 20 novembre avro' l'appello presso il tribunale di Brescia per un processo di sei anni fa dove venni condannata a 4 anni e 6 mesi, ridotti con il rito abbreviato a 3 anni e 2 mesi, per il reato di incendio doloso ad impianti di pubblica utilita', in relazione ad un incendio di un ripetitore televisivo e di telefonia sui colli bergamaschi.
Oggi, come sei anni fa, ripudio la logica del colpevole-innocente e se devo usarla, riconosco che i reali colpevoli sono chi ogni giorno avvelena la Terra e la depreda per far girare gli ingranaggi di questa societa', ormai sull'orlo del baratro, chi opprime e sfrutta ogni essere vivente, chi stravolge e manipola la vita stessa.
Tra eclatanti notizie massmediatiche della creazione in laboratorio di vita artificiale, tra contaminazioni da semi OGM e le multinazionali biotech che premono alle porte dell'Europa per far passare i loro prodotti manipolati, in questo scenario, dove l'industria del vivente con le bio e la nanotecnologie ha un potere totale che investe ogni ambito del nostro quotidiano, dobbiamo dirigere le nostre forze per arrestare i loro progetti, prima che sia troppo tardi. Prima che i nostri occhi possano solo posarsi su distese di sterili monocolture, prima che i nostri orecchi possano solo sentire i bip elettronici dell'ultima etichetta a radiofrequenza..
Ad ognuna ed ognuno di noi sta il non permettere tutto questo, superando le nostre debolezze, le nostre paure, le nostre giustificazioni, con occhi ben aperti e senza girare la testa..
Noi abbiamo il lusso della scelta, scegliere da che parte stare, se con l'indifferenza contribuire a far girare gli ingranaggi di questa societa' o se intraprendere un percorso di lotta..c'e' chi non ha questa scelta, come chi e' rinchiuso in una gabbia e puo' solo aspettare l'ora in cui mani infileranno canule, vivisezioneranno, taglieranno, spingeranno sotto una scure..o aspettare mani che apriranno quella gabbia..
A te la scelta

Silvia Guerini

Mer, 31/10/2007 – 15:09
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