Luigi Calabresi...

Roma, 18 nov. - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Un'orazione civile per ricordare le vittime del terrorismo sara' la serata dal titolo ''Spingendo la notte piu' in la''' che vedra', giovedi' 6 dicembre sul palco dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, Luca Zingaretti leggere brani tratti dal libro ''Spingendo la notte piu' in la'. Storia della mia famiglia e delle altre vittime del terrorismo'' (Ed. Mondadori) in cui Mario Calabresi, figlio del commissario di polizia Luigi, assassinato il 17 maggio 1972 a Milano, racconta la drammatica vicenda della sua famiglia.

Oltre all'attore, che e' anche regista dello spettacolo, saranno in scena Sara D'Amario, Roberto De Francesco e Biancamaria Lelli. Ad arricchire la serata saranno le musiche originali composte ed eseguite da Arturo Annecchino e sullo sfondo le immagini degli anni Settanta, selezionate e montate da Andrea Salerno. Il progetto nasce da un'idea di Zingaretti che ha deciso di fare del libro di Calabresi una lettura a teatro ma anche una serata speciale per recuperare il senso della memoria.

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Per non dimenticare:

1. Giuseppe Pinelli fu condotto in questura personalmente dal commissario Luigi Calabresi, senza che questi lo avesse posto in stato di fermo (anzi Pinelli seguì con il suo motorino la macchina su cui viaggiava Calabresi). Tradotto: Calabresi ha compiuto un arresto illegale;
2. il commissario Calabresi interrogò Pinelli senza la presenza di un avvocato, commettendo così un reato di estrema gravità;
3. Pinelli è morto mentre era interrogato da Calabresi. O meglio, Calabresi sostenne e il suo capo Antonino Allegra confermò che in quel momento si trovava in un’altra stanza della questura. Ma comunque sia il responsabile dell’interrogatorio era Calabresi. Ora, dato che non si può certo affermare che uno che cade dalla finestra muoia di morte naturale, il fatto deve certo essere imputato al responsabile della procedura che, come minimo, ha vigilato male.

(tratto da anaca-bolo)

Sab, 08/12/2007 – 14:18
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