Migranti - Lampedusa o Malta? Libia

Lampedusa è nota per il sovraffollamento, i pestaggi e le violenze messi in atto da polizia e carabinieri, ma anche per il fuoco della rivolta che lì si è innescato, estendendosi agli altri centri italiani.

Malta, dove i migranti vengono rinchiusi fino a 18 mesi in condizioni tali da aver portato Medici Senza Frontiere a sospendere per protesta le cure nei centri, arrivando a chiedersi:" Come è possibile curare un paziente affetto da un'infezione toracica e rimandarlo a dormire su un materasso umido sul pavimento accanto a una finestra rotta in pieno inverno?".

Maroni, decide di condannare queste vite a torture ancora peggiori, perchè la colpa di voler cercare di sopravvivere alle devastazioni e ai saccheggi attuati nel sud del mondo, la colpa di tentare a rischio della vita di approdare sulle coste della fortezza Europa, sono onte da lavare nelle sabbie del deserto libico. Dopo una trattativa notturna con Tripoli, in cui avranno scambiato queste 227 vite con nuove promesse di infrastrutture e armi, Maroni esulta:"E' una svolta storica!"  Uomini e donne da giorni in mare, impacchettati e spediti nelle carceri libiche, in attesa di nuovi orrori.

fonte: ANSA

Quello che sta succedendo in queste ore, con la Libia che ha accettato di prendersi carico degli immigrati presenti su tre barconi che erano stati avvistati ieri a largo di Lampedusa ''puo' rappresentare una svolta nel contrasto all'immigrazione clandestina''. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, parlando al programma 'Panorama del giorno' su Canale 5. ''In questi momenti - ha spiegato Maroni - le nostre motovedette stanno restituendo alla Libia migranti partiti da quelle coste. E' un risultato storico a cui abbiamo lavorato per un anno e nei prossimi giorni partira' anche il pattugliamento congiunto tra Italia e Libia''. Se l'operazione fatta oggi, ha aggiunto, ''continuera', il problema del contrasto tra Italia e Malta sull'accoglimento dei clandestini sara' risolto perche' in qualunque acqua si trovino i barconi saranno rispediti in Libia da dove sono partiti''. Quanto a Malta, ha concluso, ''noi siamo andati oltre 600 volte a recuperare migranti in acque maltesi. Ho deciso che da ora in avanti cio' che e' compito nostro lo faremo e cio' che non lo e' non lo faremo''.
Stamani sono giunte nel porto di Tripoli le tre motovedette italiane, due della Guardia Costiera e una della Guardia di Finanza, con i 227 migranti, tra cui 40 donne, soccorsi ieri su tre barconi nel Canale di Sicilia. L'autorizzazione e' giunta in nottata, dopo una trattativa tra le autorita' italiane e quelle libiche sul rimpatrio immediato degli extracomunitari.
Gli immigrati, a bordo di tre distinti barconi, avevano lanciato ieri l'Sos mentre si trovavano a Sud di Lampedusa, in acque internazionali di competenza maltese per quanto riguarda le operazioni di ricerca e soccorso. Dopo un nuovo scontro diplomatico con Malta sulle competenze relative agli interventi di soccorso, da Lampedusa erano salpate le tre motovedette che hanno poi raccolto i 227 extracomunitari. Le trattative tra l'Italia e la Libia hanno poi portato in serata alla decisione di rimpatriare immediatamente i migranti che erano partiti dalle coste nordafricane. Una decisione che ha incontrato il plauso anche del governo maltese.

Gio, 07/05/2009 – 10:36
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