Presidio sotto le carceri
Sostituisce il precedente comunicato
In solidarietà con i compagni del Silvestre di Pisa e con tutti i detenuti
Da più di sette mesi quattro compagni del circolo anarchico ecologista il Silvestre di Pisa sono detenuti
preventivamente con l’accusa di associazione sovversiva e alcuni reati specifici, tra cui il sabotaggio di un traliccio dell’alta tensione della linea La Spezia-Acciaiolo. Altri cinque sono ai domiciliari e due
con obbligo di dimora . Due di loro sono stati condannati Il sette luglio scorso per associazione sovversiva al processo sulle Cor.
Fin dall' inizio la loro carcerazione è stata assai dura essendo stati posti in regime EIV (Elevato Indice di Sorveglianza): isolamento, censura, per alcuni blocco totale della posta, dispersione sul territorio. Oggi la situazione non è molto diversa (tranne che per
Beppe a cui sono stati concessi i domiciliari e per Mariangela alla quale sono stati tolti i domiciliari con obbliga di dimora), la censura è stata rinnovata e i trasferimenti richiesti per avvicinarsi ai familiari sono rimasti lettera morta. Il regime EIV, passo prima del
41bis, mira a smorzare la loro determinazione, i loro ideali e le lotte portate avanti dagli arrestati in anni di battaglie in difesa della terra, degli animali e contro la logica dello sfruttamento umano in nome del profitto, che è il fondamento del sistema democratico e patriarcale in cui viviamo. Altrettanto evidente è la volontà di cancellare una realtà anarchica a Pisa, che da sempre ha attirato le manovre repressive riuscendo però sempre a mantenersi in vita. Non è una novità che quando si cerca di alzare la testa, usandola autonomamente rispetto ad un unico e omologato pensiero o si esprime con il cuore e la passione un radicale dissenso, un qualsiasi potere non può che reprimere per sopravvivere. E cosi è stato per i nostri
amici del Silvestre.
Noi fuori abbiamo un’arma che è la solidarietà, che non solo è importante per i prigionieri per meglio fronteggiare il carcere e le sue torture, ma dà anche continuità alle loro e alle nostre lotte.
Il 15 dicembre Betta, Silvia, Federico e Costantino
inizieranno uno sciopero della fame di cinque giorni in solidarietà con i prigionieri politici turchi, che lottano da anni contro il regime F delle carceri speciali e che ogni anno insieme a parenti e compagni ricordano con questa pratica di resistenza un episodio gravissimo
avvenuto nel 2000, quando fu ordinato un massacro dallo stato turco per mano dell esercito, che uccise 28 prigionieri in venti carceri dopo che 1000 detenuti politici iniziarono digiuni di protesta che li portarono fino alla morte.
Per essere al fianco delle nostre compagne e dei nostri compagni si terranno davanti ai carceri di Voghera,
Bologna, Benevento e Napoli (dove sono rinchiusi Costantino, Silvia, Betta e Federico) quattro presidi in contemporanea.
VOGHERA Via dei Prati Nuovi 7, dalle ore 14
BOLOGNA c.c. La Dozza Via del Gomito 2, dalle ore 16
NAPOLI c.c. Poggio Reale Via Nuova 179, dalle ore 10
BENEVENTO, c.c. via Novelli 1, dalle ore 15
SPOLETO Lunedì 18 Dicembre, via Maiano 10, primo pomeriggio saluto a Francesco Gioia, ancora detenuto per la condanna al processo "COR"
Villa Occupata (Milano), Senza Gabbie, Anarchici di via del Cuore (Pisa), Giù Mura Giù Box (Forlì, Bologna), Collettivo anticarcerario (Napoli)
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