Svizzera - Resoconto week end di lotta a Lugano e a Chiasso

La solidarietà antirazzista e anti-carceraria si è scossa, Sabato a Chiasso, città di confine tra Svizzera e Italia, con un presidio solidale con le decine di migranti “in sosta” nel lager di Stato, più noto come centro di prima accoglienza. Ieri invece, ancora una volta ci siamo ritrovati sotto il carcere della Stampa a Lugano, per lanciare la prima di un ciclo d’iniziative solidali e per tessere una rete di contatti scritti con i detenuti.
Queste iniziative rientrano nella scelta di spezzare il muro d’isolamento che condanna gli ultimi, gli sfruttati, gli esclusi e i dannati della terra. Abbiamo deciso di agire su un duplice fronte, a fianco dei migranti contro le frontiere e le nuove leggi razziali, e a fianco dei detenuti contro il mostro penitenziario.
Nella città di Chiasso c’è un nugolo di migranti, di svariate origini, fra cui molti dei quali in attesa di ricevere asilo in Svizzera. La loro esistenza è afflitta da un’aura di razzismo dilagante, fomentata dalla propaganda di certi partiti politici, come la Lega dei Ticinesi, gemellata con la Lega Nord in Italia.
Il razzismo non è solamente un pregiudizio stampato nelle coscienze
di individui aventi la “paranoia” della “sicurezza nazionale”, ma è un istituzione contornata di reti col filo spinato, retate, deportazioni, rimpatri coatti.
Presenziamo dunque nelle piazze cittadine per rilanciare l’arma della solidarietà, a sostegno degli erranti di questo pianeta e contro il baratro della segregazione a cui vengono condannati. Stesso discorso vale per tutti coloro ingabbiati nelle galere dello Stato, colpevoli di non avere la possibilità o la volontà di adeguarsi alle attuali condizioni di vita, o meglio di morte.
Luogo d’annullamento individuale, il carcere è lo specchio di una società liberticida, il cui perno è l’isolamento e la divisione fra persone e il cui unico collante è l’uniformità di massa.
Questa due giorni di iniziative è solo l’inaugurazione di una lotta senza confini, contro il razzismo, la detenzione e la ghettizzazione che questa società produce.

AnarcoSelvatici e Selvatiche

Lun, 26/01/2009 – 18:59
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione