Torino - Sotto la bandiera del Tav

Sotto la bandiera del Tav.

Il 24 gennaio, Lega Nord e Pdl hanno lanciato l’idea di una Class Action legale da intentare contro i manifestanti No-Tav; contro chi, ha spiegato Osvaldo Napoli, vicepresidente Anci e sindaco di Giaveno per il Pdl, “da anni lavora per impedire di fare la Tav, causando così ingenti danni economici all’intero territorio”.

 

Il 24 gennaio, un corteo bipartisan “Si-Tav”, si è radunato davanti alla sede torinese del Lingotto Fiat ed ha avviato una raccolta firme: un “Patto per la Torino-Lione”.

Il corteo vedeva alla sua testa il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, la Presidente della Regione, Mercede Bresso, altri parlamentari del Partito Democratico come Giorgio Merlo e Stefano Esposito, ed un codazzo formato da poche centinaia di rancorosi imprenditori, rappresentanti di Confindustria Piemonte e della Camera di Commercio, sindacalisti confederali, doppiopetto della Fiat, dell’Unione Industriale, di Confesercenti, di “Piccoli Proprietari di Case”.

 

Dopo la giornata della grande manifestazione contro l’Alta Velocità Torino-Lione, che ha visto scendere ancora in strada migliaia di persone, distruggendo le speranze di chi pensava che le proteste contro la Tav si sarebbero affievolite, il risentimento dei politici e degli imprenditori collusi nel progetto si palesa in queste povere dimostrazioni, che vorrebbero essere di forza ma sono solo di impotenza e di speranze frustrate. È anche in quest’ottica che si spiegano le intimidazioni contro i NO-Tav, messaggi arrivati con l’incendio di due presidi permanenti.

 

Il 24 gennaio, sono scesi in campo, in maniera bipartisan, stretti nella difesa dei loro interessi particolari, tutti sotto la stessa bandiera, quella dell’Alta Velocità: i profeti del “progresso”, i promotori de “l’entrata nell’Europa”, i distruggitori dell’ambiente e del territorio, i propagandisti di un arido mondo basato sulla competitività economica, su la massima “il tempo è denaro”, sull’azzeramento dei rapporti umani e su dovunque lo stesso nulla si sono mostrati.

E tutti li hanno potuti vedere.

 

 

Degli occhi aperti.

 

 

 

Sab, 06/02/2010 – 23:16
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