[Tn] Presidio per Juan

06/07/2007 - 09:00
06/07/2007 - 13:00

Cosa possono fare dei solerti militari del ROS assieme ad un Pubblico Ministero in fregola di carriera per debellare definitivamente il virus del libero pensiero, del dissenso, della ribellione?

Avendo a disposizione un milione di euro di denaro pubblico (cifra reale e non metaforica), possono riempire di microspie case, auto, spazi sociali e persino zaini; possono intercettare le conversazioni telefoniche di decine di persone e installare telecamere in ogni dove. Con una spesa assai inferiore, possono perquisire, arrestare, ricattare e affibbiare fogli di via obbligatori. Se non basta, possono recuperare dalla pattumiera della dittatura fascista la misura dell'obbligo di dimora e della sorveglianza speciale.

Se, nonostante tutto questo, si ritrovano ancora con il solito pugno di mosche, rimane un'ultima carta: il reato di "associazione sovversiva", un vecchio ritrovato con cui distribuire allegramente anni e anni di galera senza quell'arcaica formalità che si chiamava prova.

Ecco riassunta la febbrile attività del ROS dei carabinieri e del dott. Paolo Storari contro gli anarchici e in particolare contro il nostro amico e compagno Juan, in carcere da dicembre perché accusato – "con ignoti" – di "associazione sovversiva". Ad aiutare questi funzionari della repressione, come sempre, il linciaggio mediatico, indispensabile per stravolgere il più elementare senso delle parole e definire "operazione umanitaria" la guerra, "benessere" la devastazione ambientale e "terrorismo" ogni forma di resistenza.

La sentenza del processo contro Juan verrà letta venerdì 6 luglio.

Non permettiamo che questo grave precedente passi. Ne va della libertà di pensare, di dissentire, di ribellarsi. Per tutti.

VENERDI' 6 LUGLIO
ORE 9.00, IN PIAZZA PASI, A TRENTO
PRESIDIO IN SOLIDARIETA' CON JUAN
E CONTRO LA REPRESSIONE

anarchici di Rovereto e Trento

Ven, 29/06/2007 – 13:05
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