Torino - Ma com'è andato questo fascista corteo?

giovane italia torinoriceviamo e pubblichiamo

Alcune informazioni su "come" i nuovi fascisti hanno sfilato per torino, in occasione della manifestazione del 3 maggio.

Gioventù Italiana indice una manifestazione nazionale per le vie di Torino, partenza dall'arco del Valentino, al pomeriggio noioso dibattito nella nuova sede de "La Destra" in corso francia. I camerati fanno sapere che chi vuole ospitalità può venire a torino dalla notte del 2, pernottare nei locali de "La Destra" e magari già organizzare qualcosa.

La settimana però inizia male per i nuovi nazionalsocialisti.
La notte di lunedì qualche buontempone spacca le vetrine della loro sede, si prevedono quindi spifferi e raffreddori per i camerati da sabato in cerca di ospitalità.

Uno/due giorni dopo esce un manifesto di rettifica, cambiano le parole chiave per il corteo: "Più lavoro, repressione e sacrificio per i giovani italiani".
Non più corteo, ma presidio, prima in corso umbria 90 (museo del rifiuto) per poi spostarsi in via germagnano 50 (la discarica). Il manifesto ha in aggiunta un numero di telefono da chiamare per maggiori informazioni.
Naturalmente è falso, sulla scia di quello romano.

Pubblicato prima sul sito de la gioventù italiana torino, tramite semplice azione di ingegneria sociale (la tecnica utilizzata da hacker, in cui avviene uno scambio di identità) viene poi pubblicato su informa-azione e su indymedia piemonte. Non viene attacchinato perchè a Torino i destronzi non hanno questa abitudine, rischiano troppo.

Alcuni telefonano, riportiamo qui una delle molte chiamate ricevute che ci siamo gustati secondo per secondo.
Fascio: Buongiorno, chiamo per sapere se è vero che il corteo è stato soppresso.
Antifa: Purtroppo si camerata, vista l'inagibilità politica e le continue minacce di questi rossi maledetti non possiamo più far corteo, ma ci rifaremo con due presidi, nelle sedi a noi più opportune.
F.: Posso sapere il suo nome?
A.: Certo, mi chiamo Matteo Rossino (il tecnico e web designer di Progetto Torino, Minoranza Rumorosa, Alveare Channel e mille altri progetti per camaleonticamente cambiare forma tenendo la camerata sostanza).
F.: Bastardo pezzo di merda la devi smettere di prenderti gioco di noi[...]
A.: Beh, ma non sono io che ho chiamato... Camerata perchè te la prendi?
Il genietto tra l'altro telefona da casa lasciando il numero in chiaro.

Iniziano a fioccare i comunicati su internet, prima viene cancellato il contenuto provocatoriamente antifascista sul loro sito, poi su indymedia (portale antifascista. questo è un forte indice della crisi dei nuovi camerati) viene inviato un comunicato di rettifica, che avverte come il nuovo manifesto (visionabile in questa news) sia falso e di come il detentore del numero di cellulare sarà denunciato.
La virtuale risposta avviene immediatamente, un nuovo comunicato di rettifica, al comunicato di rettifica, viene pubblicato dagli antifascisti torinesi, di contenuto simile a quello pubblicato precedentemente, ma "più vero" in quanto vengono associati tutti dati relativi alla sede de "La Destra". Naturalmente anche questo è falso e genera solo nuovo caos, la notizia però viene (giustamente) nascosta. I fascisti iniziano ad essere un po' confusi.

Venerdì notte qualcuno passa dall'arco del valentino e zona limitrofa, concentramento della manifestazione fascista, e attacchina una serie di manifesti a sfottò del corteo nazionalsocialista.

Sempre su indymedia, Matteo Rossino (o forse non era lui) ci fa vedere le adesioni online, prese da fasciobook nel canale dedicato a gioventù italiana, al corteo: 16 dicono che non riusciranno a venire, 4 (quelli di torino) si e un forse.

Veniamo a sapere che il sabato notte qualcuno prova a strappare manifesti dall'Asilo Occupato di via Alessandria, al quarto flyer un occupante esce dal portone, e i camerati scappano con le gambe levate.

La domenica i fascisti si ritrovano, in una zona oramai a loro nemica, antifascisti presenti, tenuti a debita distanza dai colleghi camerati poliziotti. I nazionalsocialisti sono una cinquantina, ma faranno sapere che sono cento (e meno male che in molti sono venuti da fuori a prendersi un raffreddore dormendo nella aerata sede de "La Destra"). Il corteo prosegue velocemente e si conclude senza un niente di fatto.

Non rimane ai camerati che consolarsi virtualmente con qualche comunicato online: "Comunque siamo passati"
Ci vien da aggiungere: "Sporchi di merda, ma comunque siete passati, contenti voi..."

Antifascisti amici di guy debord

Mer, 06/05/2009 – 11:29
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