Torino - Presidio ed evasione dal Cie [Aggiornato 2]

fonte: indymedia piemonte

Sembrava un pomeriggio grigio e silenzioso, ma l’ovattata domenica di Corso Brunelleschi è stata movimentata da una sessantina di rumorosi solidali che cercano di abbattere il muro del silenzio che qualcuno vorrebbe circondasse i CIE.

Saluti e musica da fuori le mura, saluti e urla da dentro le celle.

Ad un certo punto arriva anche un messaggio: “Ciao a tutti, siete veramente grandi, state facendo una cosa molto bella, almeno sentiamo un po’ di musica!”.

Si sa i carcerieri vorrebbero le loro mura inviolabili nel tempo.

Si sa anche però che la solidarietà, come anche solo della musica da fuori le mura di cinta, possa almeno per un attimo far sentire meno solo chi dietro quelle mura è rinchiuso e con le sue urla da dentro le celle si riappropria del suo tempo.

Ci sono attimi che se presi al volo ti permettono di far breccia tra le loro mura.

Come Nabil, rinchiuso in isolamento da quando era stato trasferito da Ponte Galeria in seguito alla rivolta del 30 Marzo. Nabil che stasera è riuscito a sgattaiolare tra le sbarre che lo imprigionavano e a scappare, correndo ed evitando anche il carceriere che gli si parava davanti cercando di impedirgli la fuga. Ora è libero.

Certe cose si sa, purtoppo, non accadono tutti i giorni. Un attimo ben sfruttato può dare la libertà, un presidio regalare anche un pomeriggio ai reclusi per sentirsi ”meno soli” come loro  dicono.

Aggiornamento da Macerie:

Aggiornamento ore 20.00. Alla fine i poliziotti sono
riusciti a fermarla, la corsa di Nabil. L’hanno preso poco dopo la fuga,
alla fermata dell’autobus, poi se lo sono tenuto in Questura per tutta
la notte e solo stamani l’hanno riportato nelle gabbie. Per contro,
questo pomeriggio una quindicina di prigionieri sono stati liberati
senza una spiegazione, dopo mesi di detenzione e con un decreto di
espulsione in tasca.


Aggiornamento 20 aprile. Di nuovo
fiamme dentro in corso Brunelleschi. Ieri sera, poco dopo le 22, i
reclusi hanno dato fuoco alla sala mensa dell’aerea bianca. Non sappiamo
se ci siano stati danni alla struttura, e quanti, ma sappiamo che non
c’è stato nessun motivo particolare per questa esplosione di rabbia, se
non l’esasperazione per la reclusione.


Lun, 19/04/2010 – 13:15
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