Torino - Una piazza abusiva | Antirazzisti e farmaspie

Va avanti da oltre un mese la lotta per la difesa del mercato di via Cottolengo. Quello di via Cottolengo è un mercato abusivo gestito da immigrati: banchi di cibo si alternano a quelli di abiti, casalinghi, merci varie. Per tanti è un'occasione preziosa per integrare il reddito o per comprare i sapori di casa.

Questa zona libera è da sempre nel mirino di razzisti e comitati spontanei.

Il 12 ottobre, oltre 200 tra uomini e donne in divisa avevano bloccato la strada, impedendo il mercato. La settimana successiva una partita di calcio organizzata dai compagni che hanno dato vita al percorso dell'Assemblea Antirazzista aveva adunato in via Cottolengo una folla tanto vasta da consigliare una prudente ritirata agli uomini in divisa, che la domenica dopo non si erano nemmeno fatti vedere.

Poi l'offensiva del comitato spontaneo del quartiere, la rinnovata attenzione del fogliaccio fascista Cronacaqui, la comparsa di manifestini con le facce di alcuni antirazzisti, additati come indesiderabili, hanno rimesso in moto la macchina repressiva. Domenica 26 ottobre via Cottolengo era chiusa da ogni lato dalla polizia: un deserto di divise blu. Nonostante la pioggia qualche banco era stato comunque aperto poco più in là.

Domenica 9 novembre il braccio di ferro tra gli abusivi e le forze del disordine statale sembrava piegare dalla parte dei militari, perché alpini, polizia, carabinieri e vigili urbani stringevano in una morsa la strada rendendo arduo trasformarla nel solito campo di calcio all'alpino.

Ma ancora una volta è bastato dare il buon esempio. Gli antirazzisti hanno piazzato i loro banchi in piazza della Repubblica di fronte al Palafuksas, pochi metri più in là dello schieramento di polizia. Poco dopo, alla spicciolata, sono arrivati anche gli altri. Non era proprio il solito mercato ma poco ci mancava.

Il 16 novembre, complice una magnifica domenica di autunno, calda e limpida, al loro arrivo gli antirazzisti hanno avuto la piacevole sorpresa di trovare parecchi teli già stesi per terra in piazza della Repubblica. Nel giro di un'ora il mercato ha invaso quell'angolo. Poliziotti e vigili urbani assistevano impotenti, presidiando stolidi via Cottolengo.

Gli antirazzisti, piazzati con i loro banchi sul lato esterno del nuovo mercato autogestito, hanno più volte mosso verso la polizia i tavoli per far posto a nuovi commerci.

Sul lato esterno di un gazebo, in faccia agli uomini e alle donne in divisa, è stato attaccato lo striscione simbolo di questa lotta, dove su rosso campeggia la scritta nera "via la polizia, mercato libero". A questo punto è cominciata la ritirata: prima quelli dell'antisommossa, poi la digos, poi anche i civich.

Sono comparse in piazza nuove scritte, tra cui quella "Carlo Verra sei un coglionazzo". Carlo Verra è il presidente del fascistissimo C.C.S.T. Coordinamento Comitati Spontanei di Torino, l'associazione che in questi anni si è più volte distinta per iniziative forcaiole e razziste. Verra e i suoi hanno annunciato per domenica 23 novembre una festa in onore degli alpini e di tutte le forze dell'ordine che presidiano il quartiere, stringendolo in una morsa. I giornali cittadini, in prima fila il fogliaccio TorinoCronacaqui, hanno dato grande risalto all'iniziativa presentata come rivolta degli abitanti contro i quattro gatti che ogni domenica appoggiano abusivi, ricettatori, spacciatori.

La giornata si è conclusa con una scatenata partita di calcio. Tutta la piazza è diventata abusiva.

Domenica prossima, oltre alla festa per gli alpini, non potrà mancare una festa agli alpini.

La partita continua.

La prossima riunione dell'Assemblea Antirazzista si terrà domani, lunedì 17 novembre, alla FAI, in corso Palermo 46. Appuntamento alle 21.

Noi pensiamo che di fronte alle retate, ai pestaggi, ai soprusi, alla violenza di razzisti e polizia non si possa stare a guardare se anche tu hai voglia di metterti in mezzo l'assemblea antirazzista può essere un luogo dove trovare compagni di strada.

Info:

assembleaantirazzistatorino@autistici.org

338 6594361


Torino: antirazzisti e farmaspie

Continua la campagna contro le farmaspie. Dal primo ottobre in 15 farmacie/pilota è stato avviato un nuovo esperimento di controllo del territorio cittadino. È sceso in campo il dottore di farmacia che ogni settimana consegna ai vigili urbani una relazione basata sulle confidenze anonime dei suoi clienti più affezionati. Nel mirino i poveri, i senza casa, chi mendica o posteggia le macchine, chi apre un banco abusivo. Da allora è partita una campagna di boicottaggio con presidi volanti davanti alle farmaspie, affissione di un manifesto di denuncia, telefonate su telefonate ai farmaspioni.

Lunedì 10 novembre è stata la volta della farmacia Comunale 43 in piazza Statuto 14. I soliti antirazzisti si sono presentati di fronte alle vetrine, hanno aperto uno striscione, distribuito volantini e allestito una micromostra sulla vicenda, raccontando ai passanti allibiti che dopo i portieri del ventennio abbiamo i farmacisti della seconda repubblica.

Questa volta la polizia non si è fatta vedere: solo un paio di digos mimetizzati in kefia hanno arroventato i telefonini. La gran parte dei passanti mostrava interesse chiedendo chiarimenti: molti hanno promesso di boicottare la farmaspia Comunale 43.

La dottora della farmaspia, nel chiudere la serranda, ci ha salutati con un ditino medio levato. Un segnale di nervosismo che rivela che la nostra ricetta contro le farmaspie sta dando i primi risultati.

La campagna va avanti.

La prossima riunione dell'Assemblea Antirazzista si terrà domani, lunedì 17 novembre, alla FAI, in corso Palermo 46. Appuntamento alle 21.

Noi pensiamo che di fronte alle retate, ai pestaggi, ai soprusi, alla violenza di razzisti e polizia non si possa stare a guardare se anche tu hai voglia di metterti in mezzo l'assemblea antirazzista può essere un luogo dove trovare compagni di strada.

Info:

assembleaantirazzistatorino@autistici.org

338 6594361

Lun, 17/11/2008 – 11:49
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