Treviso - Cresce la tensione in carcere, aggredito un poliziotto

5 agosto 2009
Un agente di polizia penitenziaria aggredito di notte in infermeria, due detenuti che da un paio di giorni hanno iniziato lo sciopero della fame. Conseguenze del sovraffollamento al Santa Bona, un carcere che ogni giorno rischia il collasso. Una struttura che ospita 280 persone e per la quale è stata stabilita la "soglia di rischio" a 187 detenuti. Una situazione da tempo denunciata sia dai sindacati, che dai familiari degli ospiti, ma anche dagli avvocati. L’ultimo episodio che testimonia la tensione in cui si vive da tempo nel carcere di Santa Bona è di appena quattro giorni fa. Il 31 luglio infatti un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito nei locali dell’infermeria.
Erano circa le 23 e a quell’ora a controllare quasi trecento detenuti c’erano appena 12 agenti. Uno squilibrio diventato ormai una consuetudine. Tutto è iniziato quando un trentenne di nazionalità albanese si è sentito male ed ha chiesto di poter andare in infermeria. Nulla del suo comportamento ha fatto insospettire l’agente che l’ha accompagnato. Improvvisamente tra i due è scoppiato un diverbio ben presto degenerato con l’agente steso a terra da un pugno.
A quel punto in carcere è scoppiato l’allarme. I colleghi del poliziotto avvertiti dal personale dell’infermeria sono intervenuti bloccando l’albanese. L’agente se l’è cavata con alcune lesioni al volto e alla schiena mentre il detenuto è ora in attesa delle decisioni che prenderà il magistrato di sorveglianza del Santa Bona. E sempre in questi giorni, due detenuti per protesta hanno iniziato lo sciopero della fame, mentre permangono le condizioni di estremo disagio all’interno delle celle. Stanze di 25 metri quadrati che arrivano ad ospitare fino a 12 uomini costretti ad utilizzare un solo servizio igienico.
Locali che in questo periodo di caldo intenso diventano roventi facendo salire anche la tensione tra gli ospiti. Da tempo si parla di un trasferimento del "minorile" in un’altra struttura per allargare il Santa Bona. In questo modo si avrebbero altri 50 posti, ma il progetto più volte presentato non è mai decollato. Senza contare che la condizione in cui versa il "minorile" è ancora peggio di quello degli adulti.
Tratto dalla Tribuna di Treviso

Dom, 09/08/2009 – 11:38
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