Vicenza - Il Tar blocca l'ampliamento del Dal Molin
fonte corriere
L'ANNUNCIO DEL CODACONS
«Accolto in pieno» il ricorso presentato dall'associazione
VICENZA - L'ampliamento della base Usa di Vicenza non ci sarà. Lo annuncia il Codacons, secondo il quale il Tar del Veneto avrebbe «accolto in pieno» il ricorso presentato dall'associazione. Il deposito della sentenza, attesa in un primo tempo per giovedì, è avvenuto venerdì. «Siamo in attesa di leggere le motivazioni della decisione - spiega il presidente, Carlo Rienzi - ma ci sembra una sentenza di grande sensibilità giuridica e civile che dà ragione a tutta quella parte di popolazione che lamentava si volesse modificare l'habitat e l'ambiente della città di Vicenza senza nessuna partecipazione dei cittadini».
LE MOTIVAZIONIDEL TAR- Nessuna traccia documentale di supporto «è stata riscontrata» sull'atto di consenso «presentato dal Governo Italiano a quello degli Stati Uniti d'America, espresso verbalmente nelle forme e nelle sedi istituzionali». È quanto rileva il Tar nelle considerazioni che accompagnano la sentenza che riguarda l'ampliamento della base Usa di Vicenza. «Tale atto di consenso, che pertanto risulta espresso soltanto oralmente - sottolineano i giudici - appare estraneo ad ogni regola inerente all'attività amministrativa e assolutamente extra ordinem».
BANDO OPERE - Il Tar del Veneto rileva che nel procedimento per l'ampliamento della base Usa di Vicenza sussistono anche «altri profili di illegittimità, alla luce della normativa nazionale ed europea». Si fa presente, tra l'altro, che l'autorizzazione è stata rilasciata «non solo per quanto riguarda l'insediamento delle nuove strutture della base militare, ma anche per la realizzazione delle relative opere, senza procedere alla verifica ex ante, del rispetto delle condizioni esplicitamente apposte». I rilievi dei giudici si appuntano, tra l'altro, sul bando di gara già effettuato per la realizzazione delle opere, rispetto al quale non sarebbero state contemplate «le normative europee e italiane in materia di procedure ad evidenza pubblica per l'assegnazione di commesse pubbliche».
IMPATTO AMBIENTALE - I giudici del Tar esprimono poi «gravi dubbi» anche sulla Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) rilasciata dalla Regione Veneto. Nella propria istanza, l'associazione dei consumatori sottolineava che la Vinca, pur intitolata «Progetto ovest», sembra riferirsi al vecchio progetto e non tenere in alcun conto il progetto alternativo che prevedeva l'accesso alla base da nord. I giudici sottolineano l'impatto «del consistente insediamento (e della connessa antropizzazione) sulla situazione ambientale, del traffico, dell'incremento dell'inquinamento e in ordine al rischio di danneggiamento e alterazione delle falde acquifere».
REFERENDUM A OTTOBRE - I cittadini di Vicenza esprimeranno in un referendum ad ottobre il loro parere sull'allargamento della base Usa di Vicenza. Lo annuncia il sindaco Achille Variati, dopo la sentenza del Tar del Veneto che accoglie la richiesta di sospensiva del piano di raddoppio avanzata dal Codacons. «La giunta - spiega - proporrà la consultazione popolare nella seduta del consiglio comunale programmata per il 26 giugno». Per Variati, la sentenza «è una vittoria delle ragioni del territorio: avevamo sempre denunciato - spiega - la mancanza di informazioni, di discussione e di legittimazione della procedura avviata». Il sindaco ricorda inoltre che erano stati denunciati «i problemi ambientali e d'impatto sul territorio urbano che comportava il progetto».
I COMITATI - La sentenza dimostra, secondo il movimento No Dal Molin, «quanto fondate sono le tesi dei cittadini che da due anni si oppongono alla realizzazione dei progetti statunitensi. Noi manteniamo gli appuntamenti che già avevamo fissato- spiegano i No Dal Molin- la giornata di banchetti del 21 giugno, la presenza in P.za dei Signori il 26 giugno (in contemporanea al dibattito del Consiglio comunale sul tema) e la mobilitazione del 30 giugno».
DAVIDE FERMA GOLIA - «Davide ferma Golia»: Michele Boato, presidente dell'Ecoistituto del Veneto ed esponente storico dei Verdi veneti, commenta così la sentenza del Tar che sospende l'ampliamento della base Usa di Vicenza. «Sembra incredibile, ma è successo - sottolinea Michele Boato - ora è urgente - conclude Boato - che la città di Vicenza, che ha appena eletto un sindaco nettamente contrario alla nuova base, tenga il referendum comunale e annulli il via libera ai lavori che aveva dato, inopinatamente, il precedente sindaco e il suo consiglio comunale».
CODACONS - Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi, la sentenza del Tar che riguarda l'ampliamento della base Usa di Vicenza «è di importanza estrema e rappresenta una vittoria di tutti i cittadini». «I giudici, infatti, non solo hanno riconosciuto le tesi sostenute dalla nostra associazione - osserva Rienzi - ma hanno ribadito con fermezza l'importanza dell'opinione dei cittadini in merito a questioni che riguardano direttamente il territorio e l'urbanistica».
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