ASSEMBLEA PUBBLICA in CAMPIDOGLIO

data: 
Giovedì, Gennaio 15, 2015 - 16:00

Contro la Mafia dei Profitti, dei Grandi Eventi e Grandi Opere
La Città di Sotto si Organizza per Rovesciare Roma!

L'inchiesta ribattezzata “Mafia Capitale” ha disegnato una città in mano ad una cupola affaristica con al vertice personaggi dell'estrema destra romana che già dagli anni '70 avevano contribuito a scrivere alcune delle pagine più buie della storia del nostro paese. Una cricca divenuta trasversale che, attraverso rapporti con i servizi segreti, entrature nella polizia, politici ed amministratori di quasi tutti i partiti tenuti a busta paga, intendeva regolare le relazioni fra il palazzo e la strada, lucrava senza pudore su ogni aspetto della vita della nostra città, fino a trarre vantaggio dal moltiplicarsi delle emergenze: dai rifiuti, all'accoglienza dei rifugiati, all'emergenza abitativa, questi figuri erano in grado di mettere in movimento delle vere e proprie campagne politico – mediatiche, condizionando l'opinione pubblica e soprattutto le scelte dei governi locali. Certo i particolari che via via vengono fatti emergere, i meccanismi di una corruzione così pervasiva impressionano per capillarità ed efficacia, ma alcune domande sorgono spontanee:

C'era bisogno di questa inchiesta per sapere che Roma è da sempre in mano ad “interessi forti” che devastano ed opprimono la città? Che la politica istituzionale è oramai trasformata in un opaco mercato sempre più lontano dal garantire una effettiva partecipazione, dal dare risposte ai reali bisogni delle persone, ma sempre pronta a distribuire prebende per fare campagna acquisti di quei pezzi di città pronti a vendere il proprio silenzio e la propria complicità? Che dove non arriva questo circo istituzionale a garantire la pace sociale arrivano i tutori dell'ordine sempre più spesso pronti manganellare, sgomberare, arrestare per reprimere con la forza il diritto a manifestare e ad opporsi?

Di fatto sono anni che movimenti, comitati e singoli autorganizzati denunciano e si battono contro tutto questo. Giudichiamo sbagliato e pericoloso, ora, riporre il desiderio di cambiamento nelle mani di una magistratura che è sembrata fino ad oggi molto più attenta e solerte nell'attaccare il conflitto sociale piuttosto che colpire chi ha distrutto ed affamato buona parte delle nostra città. Come non ci si può affidare ad un sindaco che oramai è colpevolmente riduttivo e buonista continuare a definire soltanto “pasticcione o marziano”, visto che è riuscito nel rimpasto della giunta, persino ad inserire fra gli assessori il coordinatore del campo di tortura di Bolzaneto ai tempi di Genova 2001. Come del resto è chiaro da un pezzo che non ci si può fidare di un governo che dal suo insediamento ha dichiarato “guerra ai poveri” ed ora che ha commissariato la città, vorrebbe, dopo una veloce operazione di lifting, voltare rapidamente pagina per non cambiare di fatto niente. Come è possibile, infatti, che nel bel mezzo della bufera venga votata la delibera che dà il via libera alla cementificazione annessa al nuovo stadio della Roma? Che venga annunciata per la primavera una conferenza urbanistica utile solo ad armare un nuovo assalto al territorio ed alle risorse di Roma? Come è possibile che ci si permetta di lanciare la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 mentre persino la nuvola dell'EUR e gli impianti che dovevano celebrare i mondiali di nuoto del 2009 rimangono delle cattedrali dello spreco e del malaffare? Non ci vuole molto a capire che “Mafia Capitale” potrebbe risolversi in una colossale bolla di sapone, con una “nuova” classe politica pronta a prendere rapidamente il posto dei nomi coinvolti, “altri” interessi pronti a prendersi la propria fetta, con in testa magari proprio quei salotti buoni del mattone e della rendita che sono in larghissima parte rimasti fuori dall'indagine della procura romana. Come non ci vuole molto a capire che per fermare questa vergognosa giostra e per cambiare davvero occorre che un'altra Roma scenda in campo, con determinazione, coraggio ed autonomia.

Per questo facciamo appello a quella parte di città non si accontenta di indignarsi continuando a borbottare e a delegare al messia di turno il proprio destino. Alla Roma che non ne può più di vivere in una città meravigliosa ma resa invivibile dal malgoverno e dal malaffare. Alla Roma di chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese mentre pochi continuano ad accumulare immense ricchezze sulle nostre spalle. Alle periferie in lotta contro la vendita del patrimonio pubblico e delle case popolari, contro il decreto LUPI, contro sfratti ed emergenza abitativa. Ai lavoratori dei magazzini della logistica in lotta contro lo sfruttamento e ad una città intera ridotta a fabbrica a cielo aperto di precarietà. Facciamo appello alla Roma che paga il prezzo salato delle politiche di austerità, che soffre per i tagli alla salute, alla scuola, che vede trasformare il diritto alla scuola dell’infanzia in una insopportabile lotteria. Facciamo appello a quella parte, grande, di Roma che non vuole permettere che l'acqua, l'energia, il trasporto locale, i servizi primari ed i beni comuni vengano ulteriormente massacrati e privatizzati.

L’ultimo fine settimana di Gennaio in tutta Italia i movimenti daranno vita a mobilitazioni diffuse per il diritto all’abitare, contro le politiche di austerity e precarietà.

SABATO 31 GENNAIO 2015
Scendiamo in piazza anche a ROMA!
Per rovesciare le politiche della giunta Marino insieme a quelle del governo Renzi, contro la Mafia della Rendita e dei Profitti, contro il Job Act, la legge Lupi, il governo dei commissariamenti e dell’emergenza, i soldi regalati alle banche e sperperati nel sistema delle grandi opere e dei grandi eventi.

Uniamo le lotte. Riprendiamoci casa, reddito, risorse, tempo, vita. Riprendiamoci la città e tutto quello che ci spetta.

Togliamo di Mezzo il Mondo di Sopra!

Prepariamoci a togliere qualsiasi spazio ai fascio - leghisti di Salvini che hanno annunciato la manifestazione nazionale a Roma per metà Febbraio!

Movimenti per il Diritto all’Abitare

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