No tanks !
La guerra e` alle porte. Grazie al ministro Martino, che ha concesso
illegalmente l'uso delle infrastrutture statali per il trasporto di
mezzi, uomini e rifornimenti, i militari americani hanno spostato veicoli da
guerra tra le loro basi italiane.
Il movimento ha immediato attuato forme di contrasto a questo disegno, riuscendo a rellentare e costringendo a deviare i convogli di treni che sono partiti dalla
caserma Ederle di Vicenza in direzione della base di Camp Darby, nei
pressi di Pisa.
Ma intanto la mobilitazione contro questa guerra cresce: sit-in, catene umane, manifestazioni si moltiplicano per protestare contro questi trasporti bellici.
Cronaca delle azioni della settimana scorsa a Verona e dintorni:
22 febbraio : un treno proveniente da Vicenza viene bloccato alla stazione di S.Martino Buonalbergo da un gruppo di attivisti che bloccano i binari, dopo circa 40 minuti le f.o. rimuovono violentemente i manifestanti e il treno prosegue. Gli attivisti tentano successivamente un altro blocco al passaggio a livello di Porto S.Pancrazio, qualche chilometro piu' avanti.
[blocco del treno 1 | 2
| cariche della polizia 1 | 2
| tentativo di blocco successivo | audio dell'
azione (da global radio) | foto ]
24 febbraio : un altro treno, partito in mattinata da Grisignano di Zocco, è fermo sui binari della stazione di Verona Porta Nuova. Immediatamente gli attivisti r
aggiungono la stazione, completamente presidiata dalle f.o., e si spostano poi alla stazione di Dossobuono, sulla linea Verona-Mantova, presumibile punto di passaggio de
l convoglio.
[ arrivo | presidio 1 | 2 | 3 | audio del presidio (da global radio)]
26 febbraio: Al presidio al passaggio a livello di Porto S.Pancrazio, indetto dal coordinamento veronese contro la guerra, arriva la notizia che un grosso convoglio militare sta arrivando a Verona.
Ci si sposta ai due ingressi dello scalo merci di S.Lucia, già fortemente presidiati dalle f.o., e si riesce a bloccare un primo tentativo di ingresso di un paio di mezzi militari, che però si spostano al secondo cancello, dove le f.o. effettuano una prima violenta carica contro i manifestanti ( audio ) : il picc
olo convoglio riesce ad entrare. Immediatamente si riforma il blocco subito sciolto da un brutale interv
ento di cc e ps che trascinano gli attivisti sui cellulari e li portano in questura [ 1 | 2 | audio 1 | 2 ] dove li identificano e dopo mezz'ora li rilasciano.
Due compagni devono farsi portare al pronto soccorso per le botte ricevute, molti sono i contusi. Nel frattempo il convoglio di circa 160 mezzi arriva allo scalo [ audio | foto ] , una scena apocalittica per i pochi e controllatissimi dalle f.o. che hanno potuto assistervi, mentre su Verona stanno convergendo mo
lti compagni da Padova, Vicenza, Mestre e Brescia.
Con i compagni rilasciati dalla questura e i molti giunti da altre città, ci si sposta alle stazioni di
Cadidavid e Isola della Scala, in modo da presidiare sia la linea vr-mn-pr sia la vr-bo. [ 1 | 2 | 3 ]
A notte inoltrata i compagni presenti al presidio di Cadidavid, letteralmente circondati da un enorme spiegamento di ps e cc, possono solo "assistere" al passaggio in
rapida successione dei due treni carichi di materiale bellico partiti dallo scalo merci di s.lucia [ 1 | 2 | audio (da globalradio ) 1 | 2 ]
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