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BALON LIBER |
10/05/2003 |
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Nuovo, scintillante Balon
Il balon, chi lo ricorda?
Quello di qualche anno fa, quello dove chiunque poteva vendere senza
permesso, uno dei pochi luoghi di compravendita liberati dalla necessità
di consumare.
Un mercato invidiatoci da altre città che da tempo avevano già
provveduto a far scomparire i mercati liberi per fare spazio a
ipermercati e discount.
Il sindaco Chiamparino, la mattina del 10 maggio, s'è presentato al
balon per festeggiare la ristrutturazione dello storico mercato delle
pulci. Ovviamente ristrutturare in questo caso vuol dire svuotare il
mercato dalle sue caratteristiche, rendendolo una grande bottega a cielo
aperto.
Parcheggi, rimozione degli irregolari, dehors smaltati e allargamento
degli spazi per i negozianti "ufficiali" già presenti, fine della
possibilità di vendere senza licenza sono gli splendidi risultati
ottenuti in anni di lavoro dalle giunte di sinistra.
Così Torino perde una delle sue aree più particolari e più libere,
mentre si appresta a guadagnare altri CPT.
Come vorrebbero il Balon
Chiamparino contestato [
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TuttoSquat ]
La replica del Sindaco... |
...che viene "sfidato"
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BUONI SCUOLA IN PIEMONTE |
07/05/2003 |
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Per Niente Buoni
Dopo l'approvazione, il 14 marzo, della
riforma Moratti,
la scuola pubblica nella nostra regione rischia di subire un altro duro colpo grazie alla
Giunta regionale
su proposta dell'Assessore alla Cultura Giampiero Leo (FI).
In discussione l'8 maggio in Regione, a distanza di un mese da un primo tentativo di fare passare la discussione in sordina sventato da una
manifestazione studentesca,
un
testo blindato
costituito da 1 articolo e 3 commi, che istituisce i buoni scuola in Piemonte e delega soltanto alla Giunta la scelta dei criteri di erogazione dei finanziamenti.
Bloccati negli anni scorsi grazie a numerose mobilitazioni studentesche, i buoni scuola vengono ora riproposti quasi di nascosto, in un clima di privatizzazione della scuola pubblica e di incentivi economici crescenti per le scuole private.
Approfondimenti: [
Le riforme Moratti -
I tagli finanziari -
Le riforme del centrosinistra (1996-2001)
]
News dalle altre regioni: [
Liguria -
Lombardia -
Veneto -
Sicilia
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30/04/2003 |
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Primo maggio, vecchia storia...
Arriva il primo maggio ed ecco che, come tutti gli anni, si avvicendano
articoli e si sentono dichiarazioni che in anteprima ci raccontano di come sarà bello e colorato, come sarà una gioia per la città tutta festeggiare i lavoratori e come saranno felici di sfilare nel giorno a loro dedicato!
Ma nella citta' della FIAT il primo maggio raramente e' stato uno spettacolo di gioia, e negli anni delle lotte operaie non era certo lo show-vetrina che ci viene presentato oggi con l'ovvio ausilio dei media, cittadini e non.
Il primo maggio a Torino e' stato il simbolo delle lotte operaie, il giorno in cui coloro che mantenevano in vita la città si prendevano la piazza, come una riscossa nei confronti di chi la città invece la possedeva.
Non sono mai mancanti atti di repressione, soprattutto nei confronti di chi non si lasciava coinvolgere nelle sbavature di comizi e bandiere ma scendeva in piazza con dei contenuti e delle rivendicazioni precise.
I signori del primo maggio infatti, dopo aver dispensato sorrisi alle telecamere facendo promesse alle piazze gremite, hanno lavorato per distruggere l'unità operaia di Torino per impedirne le rivendicazioni, trasformando i lavoratori in precari , usando si' lo strumento della repressione ma soprattutto contribuendo a frammentare e dividere, creando abomini come il lavoro interinale o i "
CoCoCo".
Ma il primo maggio, nella nostra citta' come altrove, e' stato spesso l'occasione anche per "parlare d'altro". Cosi'
trent'anni fa, nel 1973, le piazze torinesi del primo maggio erano anche il luogo dove sognare assieme ai cileni di Allende, sogni di un'America Latina diversa, stroncati dal golpe (martedi' 11 settembre 1973...) che segno' l'inizio della fine per il Sud America.
Oggi, nel 2003, un altro primo maggio macchiato da guerre imperialiste, come nel 1999, quando una feroce repressione colpi' [ 1 | 2 | 3 ] chi contestava l'aggressione NATO alla ex-Jugoslavia. Lo si vorrebbe un altro primo maggio vetrina, di propaganda per i soliti noti, dove dimenticarsi dello sfacelo che politiche scellerate come il patto per l'Italia [ 1 | 2 ] o il libro bianco sul welfare [ 1 | 2 ], hanno prodotto nel mondo del lavoro, sostituendo ad una componente sociale operaia unita e rivendicativa, il precariato, che non per nulla ha scelto di avere il suo primo maggio.
Foto : [
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2 -
3 ]
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REPRESSIONE PREVENTIVA |
21/04/2003 |
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Torino? Sempre all'avanguardia!
I politici italiani, ormai dovrebbe essere chiaro, continuano a rispondere alle tensioni e ai problemi sociali sfornando soluzioni xenofobe e repressive.
Come se non bastassero i
Centri di Permanenza Temporanea
si cerca ora di ingabbiare anche i minori. Infatti in anticipo su tutte le città italiane il sindaco di Torino Chiamparino e il suo portaborse l'assessore Lepri (gia' noto per l'invenzione delle "soglie numeriche" che di fatto, pur non essendo mai entrate in vigore ufficialmente, limitano agli immigrati l'accesso ad alcuni servizi) hanno applicato le direttive della legge Bossi-Fini [
1 |
2 ], legge che non ha fatto altro che irrigidire la famigerata
Turco-Napolitano: e' stato studiato e affidato in gestione all'amministrazione comunale un progetto per un vero e proprio CPT per minori, zona di "parcheggio" per giovanissimi stranieri non in regola, che verranno rimpatriati a forza.
Ancora una volta quindi il centrosinistra che guida Torino, quello che ha definito il lager di corso Brunelleschi una "triste necessita'", ne fa una citta' all'avanguardia, almeno nel campo della repressione.
Nel frattempo, mentre quasi tutto il mondo della cooperazione sociale cerca di non fare da sponda a quest'offesa alle libertà, il
consorzio no-profit ICS,
per bocca del suo presidente e sulle pagine della repubblica, si è offerto per la gestione della mini-galera con divanetti, facendo anche una richiesta di sostegno alle forze dell'ordine.
Il consorzio ICS, che gestisce dalle biblioteche universitarie ai servizi alla persona, trasformerà quindi educatrici e educatori in veri poliziotti, affidando a loro il compito di gestire questa nuovissima fonte di guadagno, poco importa se fatto sulla pelle di ragazzini immigrati.
Articoli e comunicati:
Azione disobbedienti |
Raccolta articoli |
Articolo di Gianluca - TSF |
Comunicato disobbedienti |
Articolo de Il manifesto |
Elenco cooperative del consorzio ICS
Links di approfondimento:
Progetto MeltingPOT |
Gruppo Abele |
Save The Children |
Lettera aperta di Domenico Gallo (consigliere C.I.) |
Piattaforma proposte
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