assemblea dibattito
L'acqua come bene universale e comune assume oggi, in pieno liberismo economico, un valore che attira la speculazione e l'affarismo.
La csarsità di questo elemento, fonte di guerre nel mondo, e la progressiva crescita della popolazione mondiale porteranno tra pochi anni a circa tre miliardi le persone senza alcun accesso all'acqua. La sua conservazione é un dovere per ciascuno di noi ed un uso consapevole e responsabile non é possibile senza decisioni unanimamente assunte nel pubblico interesse.
LA REGIONE E I COMUNI STANNO TRASFERENDO AI PRIVATI LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE CON LA CONSEGUENZA CHE VERRANNO INNALZATE LE TARIFFE E SI REALIZZERà UNA SPECULAZIONE SULLA RISORSA ACQUA CHE E' DI TUTTI. INOLTRE NESSUNO E' AL CORRENTE DELLA GRAVITA' DI QUESTA SCELTA E DELLE CONSEGUENZE CHE RIGUARDERANNO TUTTI.
L'esempio della Toscana é illuminante: società mista con 54% pubblico e presenza privata di una multinazionale: stessi impianti, stessa acqua, bollette triplicate e bilancio in passivo di 2.500.ooo euro. O quella dell'ATO di Viterbo: circa 1.000.000 di euro per i soli onorari degli uffici tecnici. Prevista una triplicazione delle tariffe. Nell'ATO due di Terni a fronte di un profittodei gestori già stabilito del 7% la tariffa sarà presto pressoché triplicata.
Questi sono gli effetti della privatizzazione voluta da regioni, comuni e l'ultimo dal governo berlusconi che impone la trasformazione delle gestioni degli acquedotti e delle reti idriche in SPA.
Anche ad Orvieto, come in altri luoghi d'Italia, si è formato un comitato per l'acqua pubblica.
ASSEMBLEA - DIBATTITO AD ORVIETO VENERDI 18 OTTOBRE ALLE ORE 17.30 AL PALAZZO DEI SETTE SALA CONSILIARE PROVVISORIA. - TORRE DEL MORO -
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