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Iraq, Ciampi: ''Vicinanza a soldati feriti''
by adnk. Tuesday April 06, 2004 at 04:05 PM mail:  

Fassino (Ds): ''Serve svolta radicale che trasferisca i poteri all'Onu''

Roma, 6 apr. (Adnkronos) - ''Vicinanza ai nostri soldati feriti'' a Nassiriya e' stata espressa dal capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi dopo gli scontri tra militari italiani, impegnati nell'operazione 'Antica Babilonia' in Iraq, e i militanti sciiti fedeli al leader radicale Moqtada Sadr. E mentre l'opposizione chiede una ''svolta radicale'' e chiarimenti sul futuro dell'impegno italiano nel paese, il ministro delle Difesa Antonio Martino fa sapere che non e' stata presa in considerazione l'ipotesi di un ritiro delle truppe italiane.
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, dopo aver preso contatto con il ministro della Difesa Antonio Martino, ha telefonato al generale Gianmarco Chiarini, comandante della task force italiana, per esprimere ''la sua vicinanza ai nostri soldati feriti, insieme alla sua viva preoccupazione per il deterioramento della situazione che ha gia' generato alcune vittime irachene''. Lo riferisce una nota dell'ufficio stampa del Quirinale.
Da Bruxelles dove partecipa alla riunione informale dei ministri della Difesa dell'Ue, il ministro della Difesa Antonio Martino ha escluso il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq. Rispondendo ai cronisti, Martino ha affermato: ''Noi non contempliamo neppure l'eventualita' di un ritiro''. Il ministro ha tuttavia aggiunto che al momento ''non sono previsti rinforzi con ulteriori truppe'' e, alludendo alle nuove minacce di al-Qaeda nei confronti della Spagna, Martino ha affermato inoltre che ''si e' visto che la politica dell'appeasement non paga. Al Qaeda diventa anzi ancora piu' aggressiva contro i paesi che appaiono deboli''.
Dalla maggioranza arriva sostegno e solidarieta' ai militari impegnati nel paese. In una nota il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani ha sottolineato: ''I nostri militari in missione di pace stanno coraggiosamente aiutando il popolo iracheno e stanno difendendo la democrazia. Onorano il Paese in questa operazione fondamentale nella lotta al terrorismo internazionale a difesa della sicurezza di tutti''.
Gianfranco Anedda, capogruppo alla Camera di An, ha messo in evidenza come ''mai come in questo momento le nostre truppe devono restare in Iraq''. A chi gli fa notare che i nostri soldati sono in Iraq per una missione di pace, Anedda ha replicato: ''Non abbiamo partecipato ad azioni militari, tanto e' vero che i nostri soldati non si sono asserragliati in una caserma, ma continuano a completare la loro missione per le strade di Bagdad. Ovviamente, quando si e' aggrediti occorre difendersi e stare cauti''.
Dall'opposizione si chiede ''una svolta radicale che trasferisca immediatamente i poteri all'Onu''. Lo ha detto il segretario dei Ds Piero Fassino, aprendo gli Stati generali dei Ds riuniti a Roma. Prima della sua relazione introduttiva, Fassino ha espresso la ''sentita solidarieta''' del suo partito agli 11 bersaglieri italiani feriti oggi in Iraq. La platea si e' associata con un caloroso applauso. Il leader della Quercia ha chiesto di ''realizzare quanto prima la restituzione della sovranita' al popolo iracheno'' e, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, di ''presentarsi subito in Parlamento'' per esporre la posizione del governo italiano che i Ds chiedono sia finalizzata alla messa in campo di ''una immediata iniziativa anche dell'Unione europea '' che ponga fine al potere anglo-americano in Iraq.
E proprio ai Ds il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, chiede di assumere ''una posizione limpida da forza di governo. Altrimenti si corre il rischio di andare a rimorchio dei fatti e di scelte di altri. Bisogna dire che bisogna dissociare immediatamente la presenza italiana in Iraq dalla responsabilita' della guerra''.
Da parte sua il leader della Margherita, Francesco Rutelli , vuole chiarezza da parte del governo ed esprime preoccupazione per la situazione in Iraq. ''Il governo dica con chiarezza e urgenza qual e' il futuro della presenza italiana in Iraq. Noi vogliamo andare avanti verso l'Onu e la sovranita' irachena e non verso il caos'', ha detto Rutelli.
Anche il verde Alfonso Pecoraro Scanio e Franco Giordano per Rifondazione chiedono che il governo riferisca in aula dopo gli scontri di oggi a Nassiriya. ''La situazione in Iraq precipita sempre piu' velocemente e la rivolta della popolazione conferma che l'occupazione militare non porta pace, ma incendia ancora di piu' il Medioriente'', ha detto il presidente dei Verdi. Mentre il presidente del Gruppo di Rifondazione Comunista alla Camera ha sottolineato che ''ora e' improcrastinabile il ritiro delle truppe dall'Iraq''.
Dai comunisti italiani, Marco Rizzo ribadisce la necessita' di ''ritirare immediatamente il nostro contingente prima che accada l'irreparabile e che gli italiani vengano coinvolti in una spirale di violenza''. ''La soluzione esiste: truppe Onu di paesi che non hanno partecipato ne' alla guerra ne' all'occupazione'', ha spiegato capogruppo del Pdci alla Camera.


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Titolo Autore Data
FUORI DALL' IRAQ,SENZA SE E SENZA ONU! Fassinmerd Tuesday April 06, 2004 at 03:46 PM
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