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DA ALESSANDRIA AD ASTI: ORLANDO NON E' UN PACCO POSTALE!
by Officina della Resistenza SOciale Friday April 23, 2004 at 12:09 AM mail:  

BASTA CON IL GIOCO DEI TRASFERIMENTI! lIBERTA' PER GLI ANTIFASCISTI ARRESTATI!

I TRASFERIMENTI NON CI FERMERANNO!


In un paese cosiddetto democratico non dovrebbe essere un problema organizzare un presidio di solidarietà sotto il carcere dove viene reclusa una persona ingiustamente. In un paese cosiddetto democratico le persone recluse, nonostante la loro posizione, non dovrebbero essere utilizzate come pedine in un gioco. Quali gravi motivi hanno indotto il D.A.P., il dipartimento che amministra le carceri, in accordo con i magistrati di Genova, ha spostare per ben tre volte in meno di un mese Orlando? Il 24 marzo l’arresto e l’immediato trasferimento nel carcere di Marassi a Genova; sabato 17 aprile, proprio nel giorno delle visite, l’improvviso trasferimento nel carcere di Alessandria; oggi, 22 aprile, nuovo trasferimento nella prigione di Asti! Qual è il motivo di tanto accanimento su una vicenda che sin da subito è apparsa come paradossale? Tre persone arrestate, a cui se n’è aggiunta una quarta successivamente, per un episodio che ha visto allontanare da un treno antifascista quattro ragazzotti con celtiche e simboli razzisti? Un pò poco per convincersi che le motivazioni reali non siano altre! Ma non è tutto. Sembra che il nostro compagno Orlando subisca questo pellegrinaggio a causa della pericolosità che arrecherebbe la sua presenza in città.
E probabilmente sarebbe comprensibile se la manifestazione tenutasi a Genova il 3 aprile in solidarietà con i compagni arrestati, si fosse caratterizzata per gli scontri di piazza e le scene di guerriglia urbana. Così non è stato, nonostante il clima di tensione costruito dai media e dalla questura di Genova nei giorni precedenti abbiano raggiunto l’obiettivo di decimare la presenza dei compagni in quel corteo. Quali basi allora spingono a ritenere che la mobilitazione prevista per questo sabato ad Alessandria potesse mettere in pericolo l’ordine pubblico di quella città? Quanto ancora deve durare questa via crucis? Se il tentativo è quello di ostacolare le iniziative di solidarietà, la risposta da parte nostra è certamente quella di non accettare il ricatto, pur consapevoli del fatto che a pagare il prezzo più alto è certamente chi si trova all’interno delle mura del carcere, certi che anche da lì la volontà sia quella di continuare a perseverare per intraprendere la prospettiva della trasformazione sociale. Andremo ad Asti sabato così come saremmo andati in qualunque altra città avessero trasferito Orlando. L’arma della solidarietà è quella che abbiamo impugnato sin da subito ed è fatta di tante compagne e compagni che da tutta Italia hanno saputo essere vicini agli arrestati. O forse il tentativo di chi ha deciso questi trasferimenti, compreso quello di Marta nel carcere di Vigevano tanto per infliggerle un’ulteriore violenza psicologica prima di mandarla agli arresti domiciliari, è proprio quello di provocare i paventati disordini? Sarebbe molto più semplice poi portare avanti la campagna di criminalizzazione dei movimenti di opposizione e giustificare il protrarsi di questa assurda situazione. Non cadremo nel tranello che ci stanno tendendo, ma continueremo nella nostra campagna per la scarcerazione dei compagni che avrà fine solo quando saranno liberi!

Partenza del pullman da Milano per raggiungere Asti
ore 11:30 Piazzale Famagosta sabato 24/04/2004.
Presidio sotto il carcere di Asti dalle ore 14:00.

CONTRO LA REPRESSIONE NON UN PASSO INDIETRO!
LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA, USIAMOLA!



Officina della Resistenza Sociale


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Titolo Autore Data
non se ne può più sa Tuesday April 27, 2004 at 01:30 PM
altro martina Friday April 23, 2004 at 05:09 PM
indirizzo carcere Asti info Friday April 23, 2004 at 02:39 PM
ribadisco bs Friday April 23, 2004 at 09:10 AM
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