Ritorno al Lumière
Nei libri brutti e malfatti capita sempre che il colpevole ritorni sul luogo del crimine.
Dieci anni fa un gruppetto di gioventù (che in seguito ha militato e millantato sotto i nomi di Luther Blisset e di Wu Ming) interveniva alla proiezione del film “Il trasloco” con Franco Berardi ‘Bifo’, un film a suo modo sul ’77 bolognese. Fu una protesta greve, senza la minima ironia, con fitto tiro di uova marce e slogan tipo “Bifo fascista / sei il primo della lista”. Il film, effettivamente, era pessimo.
Sono passati dieci anni e intanto anche quei giovani contestatori di un tempo hanno finalmente scritto un loro film sul ’77 e ce lo fanno vedere. Stasera, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e dell’Ufficio delle Politiche Giovanili del Comune di Bologna (che hanno distribuito ben 400 ingressi gratuiti), in quella stessa Sala in cui avevano gridato ventenni le loro fantasie di rivolta si proietta “Lavorare con lentezza”.
Tutti i giovani talenti della città sono ansiosi di sfruttare l’opportunità di contestazione per mettersi in vista. Nel 2014 è infatti previsto un nuovo colossal sul ’77 e a questo punto le uova al Lumière rappresentano una tradizione che sarebbe indelicato non osservare.
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