Condivido il giudizio sulla gravità dei problemi dei carcerati. Tuttavia non credo che l'abolizione del carcere sia una soluzione.
Sono d'accordo che il sovraffollamento e la malasanità siano problemi molto gravi e da risolvere subito; sono d'accordo che la "logica forcaiola" vada arginata, perché assolutamente ingiusta. Tuttavia non trovo nulla di sbagliato nel circolo "repressione - punizione - pena - espiazione". La società deve "reprimere" il male, eliminarlo da sé, così come deve "promuovere" il bene. Mi sembra una logica elementare e giusta. Il carcere è il luogo di questa eliminazione. Perché abolirlo? Datemi pure del fascista, ma io mi chiedo perché mai un criminale dovrebbe avere il diritto di vivere libero (o semi-libero) come me. Secondo me il vero discrimine è tra norme giuste e norme ingiuste, giusta applicazione ed eccessi. Bisogna reprimere (uso volutamente questo termine) le norme ingiuste e le applicazioni ingiuste, chiunque sia il loro autore.
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