Tensione rientrata per il 61° anniversario dell’arrivo degli americani: concerto, birra, skateboard e giocolieri. La liberazione di Roma celebrata senza scontri. Forza Nuova sotto Palazzo Valentini: «Diktat assurdo».

È finita a suon di musica la festa per il 61° anniversario della Liberazione a Centocelle. I temuti scontri con Forza Nuova non ci sono stati, poichè i militanti del gruppo di estrema destra, come avevano annunciato, hanno disertato piazza San Felice da Cantalice. E il presidio organizzato dalla rete dei movimenti che fa capo al comitato di quartiere di Centocelle non è stato guastato da momenti di violenza. I militanti di Forza Nuova, però, hanno deciso di reagire al divieto imposto dalla questura. Per questo, ieri mattina alle 12, hanno manifestato davanti a Palazzo Valentini. La prefettura, secondo il segretario Roberto Fiore, si è «piegata al diktat imposto dai centri sociali para-brigatisti e insurrezionalisti che, spalleggiati dal Prc e dal Pcd’I, hanno preteso di occupare la stessa piazza» chiesta dal gruppo di estrema destra. Ma «Forza Nuova ribadisce la propria volontà di manifestare a Centocelle e ovunque ritenga opportuno, se necessario senza autorizzazione, qualora prefettura e questura continuino a prendere ordini dagli amici dei brigatisti rossi e degli immigrati clandestini».
Ieri comunque, come si è detto, il gruppo di estrema destra ha preferito evitare lo scontro diretto. E si è dato appuntamento nella roccaforte di Acca Larentia per ascoltare la musica celtica degli «Hobbit».
A Centocelle la paura di un’improvvisa sortita dei «nemici» ha tenuto in allerta gli organizzatori del presidio. Ogni automobilista che ha percorso il lato esterno della piazza è stato scrutato con attenzione, un motociclista è stato fermato perchè era passato di lì due o tre volte. Si è sfiorata la rissa. A metà pomeriggio si è sparsa la voce di un’altra aggressione a una ragazza di Radio Onda Rossa, ma la notizia non è stata confermata dalle forze dell’ordine.
I brevi momenti di tensione non hanno impedito a qualche centinaio di giovani di ballare al ritmo delle percussioni e degli strumenti a fiato, di consumare fiumi di birra, di rifocillarsi con le pizze al taglio. C’erano anche i giocolieri. I più sportivi hanno giocato a ping-pong e tentato di infilare palloni nel canestro da basket; due fan dello skateboard hanno corso e saltato per l’intero pomeriggio. Il tutto tra manifesti con slogan contro la guerra, contro la riforma della scuola e contro «i fascisti vigliacchi» che hanno accoltellato il redattore di Radio Onda Rossa Bernardo F., 24 anni. Per la serata alcuni hanno lanciato l’idea di un corteo fino al Forte Prenestino, dove c’è stata l’aggressione.
Deserta e controllata dalle forze dell’ordine, invece, piazza delle Camelie, dove Forza Nuova avrebbe voluto tenere la sua manifestazione. Lì, per avvertire che Centocelle è e resta «antifascista», qualcuno ha legato a un pennone una bandiera rossa con il volto di Che Guevara.