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Finmek: atto finale. Non c'e' piu' nessuna speranza.
by Zuppa inglese Monday, Jul. 18, 2005 at 3:00 PM mail:

Altre tremila persone hanno perso il posto di lavoro. E non ci sono piu' speranze che possano riaverlo. Tutto questo nell'indifferenza generale.

Era il 6 febbraio 2004, quando da questo sito avvisavo che ormai la Finmek e tutte le sue controllate erano giunte al capolinea. I soldi mancanti erano tanti, e sin da allora non c'era nessuna possibilita' che il gruppo poteva cavarsela (vedi http://italy.indymedia.org/news/2004/02/476819.php http://italy.indymedia.org/news/2004/02/476143.php http://italy.indymedia.org/news/2004/07/583992.php). I soldi rubati erano tanti, troppi. Bastava leggere i bilanci del gruppo. Ma tutti hanno preferito nascondere la testa sotto la sabbia. Adesso si continuano a rincorrere voci di acquisizione di parti del gruppo da parte di non meglio identificate societa' di telecomunicazioni. Le solite voci messe in giro dalle solite persone, ma e' meglio mettere in chiaro una cosa, sola e semplice.

Ormai la Finmek e' finita, e con lei tutte le societa' collegate.

L'unica cosa chiara era che il management, implicato sino al collo, avrebbe tentato tutte le stade per sopravvivere, per prendere tempo. Questo per cercare di nascondere i passaggi criminali. Il magement era legato alla mafia, per poter rubare meglio i soldi del gruppo, usato poi per tentare di ripulire capitali sporchi. Solo cosi' si spiega la presenza di Dell'Utri, l'uomo-mafia, a Padova. Anche questo era segnalato, ma tutti hanno girato la testa dall'altra parte. Solo cosi' si spiegano le riunioni del commissario e Biesuz, con gli emissari dei clan mafiosi negli uffici della finanziaria di Fulchir. Biesuz prima ed il commissario dopo sono inclusi in questo torbido giro: erano loro che dovevano, con la complicita' di Scajola e Dell'Utri, far sparire le prove. Il problema e' i soldi si possono fare sparire (compito di Biesuz), le carte si possono falsificare (come il commissario ha cercato di fare), ma per le persone e' tutto piu' difficile. Potevano ammazzare qualcuno, ma tremila persone, come facevano ad ammazzarle? Per questo il governo e' entrato in gioco: prima una fidejussione fasulla da 40 milioni (gia' spariti prima ancora di entrare in circolo), poi con le varie pseudocommisioni governative usate solo con lo scopo di perdere tempo.

Solo in questa luce si possono leggere i tentativi di nascondere la morte del gruppo, passando inutilmente attraverso varie leggi, utili solo a prendere tempo ed a tentare di cancellare le prove. Questo non e' servito a molto. Alcune prove sono riuscite a farle sparire (vedi i contratti mai esistiti con gli operatori di telecomunicazioni, utili per far figurare perdite ai soliti noti senza che in realta' abbiano perso un cent), ma non sono riusciti ad ammazzare gli operai. Ci hanno provato con i 55 della tenda di S.M.C.V., ma quelli, testardi, hanno combattuto, iniziando a portare luce nello schifo della gestione.

Non mi spiego pero' il silenzio di tutti gli altri. Non mi spiego il silenzio delle coscienze. Non mi spiego perche' un'altra realta' industriale italiana che muore non fa notizia. O siamo messi cosi' male che "in guesta guerra contro i lavoratori, un morto in piu' non fa notizia?".

Zuppa Inglese

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Titolo Autore Data
Solidarieta' Simpatizzante Thursday, Jul. 21, 2005 at 10:51 AM
gli "altri" non hanno taciuto io Tuesday, Jul. 19, 2005 at 8:51 AM
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