Il documento di uno degli agenti catturati dalla folla.
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http://istanbul.indymedia.org/news/2005/11/81792.php
A Şemdinli il 9 novembre c'è stato un attentato ad una libreria curda. Gli attentatori però non sono riusciti a sfuggire alla folla, che ha bloccato l'auto con la quale volevano darsi alla fuga.
A bordo, oltre a un ex esponente del Pkk, incarcerato e quindi assoldato dai servizi turchi, sono stati trovati 2 agenti, 3 kalashnikov, una pianta dell'edificio colpito ed alcuni detonatori, oltre ai documenti che provano come gli altri occupanti fossero poliziotti e la stessa vettura fosse intestata alla gendarmeria.
Mentre la folla continuava a rimanere sul luogo dell'attentato, esigendo che il magistrato intervenuto registrasse queste clamorose prove, da una macchina di passaggio sono stati esplosi numerosi colpi che hanno ferito altre 6 persone; oltre ai due morti causati dall'esplosione.
Una clamorosa conferma che il governo turco attua verso i curdi la cd "strategia della tensione", ricorrendo a feroci attentati per colpire i personaggi sgraditi o per gettare discredito sui curdi.
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