Strappa volantino di Forza Nuova: lo pestano.
«NON SONO D’ACCORDO e quindi posso stracciarlo». Il volantino di Forza Nuova va in mille pezzi, ma lui, un ragazzo di 15 anni viene circondato dal gruppetto di militanti neofascisti e colpito da una testata. Adesso dovrà finire sotto i ferri per un delicato interven- to chirurgico: gli hanno spappolato mezzo naso. A denunciare l’episodio sono i genitori degli alunni dell’istituto magistrale Agnesi di Milano, che hanno chiesto l’intervento delle autorità per far luce sul «gravissimo episodio». «Avevano capelli cortissimi, anfibi e giubbotti di pelli, sui 20-21 anni» racconta la madre del ragazzo pestato. È sabato, verso mezzogiorno. Il gruppo di estremisti neri scavalca i cancelli, entra nella scuola - la sede è quella della succursale dell’Agnesi, in via Bazzi - per per distribuire volantini relativi ad una manifestazione organizzata da FN per sabato prossimo. Alcuni studenti, evitando «qualsiasi forma di contrapposizione», per dimostrare «la loro contrarietà» però quei volantino li stracciano. Loro se la legano al dito. E fuori aspettano. Le lezioni finiscono, gli studenti escono e il commando entra in azione per la missione punitiva. Puntano uno dei ragazzi, lo prendono da parte poco lontano, lo circondano. Gli mettono in mano un altro volantino: «Dài, facci vedere come fai a sputarci sopra adesso... ». Lui risponde: «Posso anche non essere d'accordo e quindi posso stracciarlo». È in questo momento che uno degli aggressori si avvicina e gli sistema una violenta tastata. Trasportato al San Paolo e poi dimesso, il giovane, ieri sera è tornato in ospedale perchè oggi dovrà essere operato al setto nasale. La madre parlando del figlio ha spiegato che, pur essendo «un po’ punk, ha la cresta colorata, tre piercing e si veste con pantaloni con tasconi e casacche colorate», è comunque «un ragazzo tranquillo». «A scuola va bene e come passatempo si diverte a fare il giocoliere - ha aggiunto -. Ha fatto anche spettacoli alle feste di compleanno per bambini». «È molto spaventato e teme che ci possano essere ritorsioni», ha aggiunto la signora che ha già sporto denuncia al posto di polizia del San Paolo e che nei prossimi giorni si rivolgerà anche al commissariato di zona. Il ragazzino e la sua famiglia hanno ricevuto telefonate di solidarietà, tra le quali anche quella dell'assessore provinciale all'istruzione Barzaghi.
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