Ancora arresti a Torino
Nel pomeriggio di lunedi 26 maggio intorno alle 15 nel
quartiere di San Salvario si è svolta l'ennesima retata della polizia
contro gli immigrati; alcuni attivisti che avevano gia partecipato al
presidio della settimana scorsa, proprio in quel quartiere e proprio per
manifestare contro la repressione, sono scesi in piazza per opporsi al
rastrellamento.
L'evento come sempre seguito da cameramen e giornalisti, desiderosi di scrivere qualcosa
sullo spettacolo offerto dalle forze dell'ordine è stato costruito ad uso e consumo della
torino bene.
Ad alcuni la cosa non e' piaciuta e la risposta alle loro rimostranze è stato ovviamente l'arresto. I cinque militanti sono stati fermati con l'accusa di resistenza e
lesioni, a uno di loro viene anche contestata l'accusa di danneggiamento
ad un mezzo della polizia.
Il PM che seguira' la vicenda sara' Marcello Tatangelo, nome tristemente
noto nell'area antagonista torinese per i suoi numerosi exploit repressivi nei confronti di attivisti di tutto il movimento.
Il 28, al termine dell'udienza preliminare per direttissima tutti gli arrestati sono stati scarcerati e indagati a piede libero, mentre ad un militante è stato imposto l'obbligo di firma.
Non sazi delle stupidaggini scritte dai vari giornali torinesi i razzisti della Lega Nord hanno indetto un presidio per Sabato 31, sotto la casa di uno degli arrestati, "contro gli squatter e in solidarietà con la polizia". Presidio che ha visto una grandissima partecipazione, circa venti persone, e che ha goduto della presenza di un contropresidio organizzato in solidarietà con gli arrestati.
Al termine del contropresidio è partito un corteo che ha sfilato per le vie di San Salvario, poi bloccato dalla polizia che ha identificato tutti i presenti, rilasciandoli senza alcuna accusa.
Le forze dell'ordine hanno addotto come motivazione di ciò il fatto che ignoti, nel pomeriggio, avessero distrutto la sede di Torino Cronaca, quotidiano cittadino di destra nato da poco dall'area de Il Borghese, con a libro paga vari redattori ex militanti di Ordine Nuovo (si sprecano titoli sullo stile "ci vorrebbe l'esercito contro gli immigrati" e simili amenità) e sostenuto dalla ricca borghesia fascista.
Borghezio, da Ordine Nuovo alla Lega Nord
Per seguire l'evolversi della situazione l'invito per tutti è di seguire gli
spazi informativi su Radio Blackout, sui 105.250 dell'etere torinese o
in streaming seguendo le
istruzioni che trovate sul sito della radio.
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