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LEGGE MANCINO |
11/01/2004 |
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Patas arriba
Giovedì 11 marzo si è celebrato il primo grado del processo contro Guido, che si è concluso bene!
Sono cadute infatti tutte le accuse più gravi, riguardanti la legge Mancino.
Leggi il comunicato
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"El mundo patas arriba nombra al revés".
Nuovo appuntamento per il processo:
15 gennaio 2004 alle ore 9.30 al Tribunale di Cuneo
Iniziative di solidarietà
Così Eduardo Galeano definisce questo mondo di adesso.
Un mondo "a testa in giù", un mondo alla rovescia e che parla alla rovescia.
Si sono cristallizzate le piu' oscure profezie di Orwell, "la guerra è pace, "la schiavitù è libertà", "l'ignoranza è forza".
Opporsi alla violenza dell'ideologia sionista diventa quindi, per questo mondo patas arriba, antisemitismo, incitamento all'odio tra esseri umani di diversa etnia e quindi discriminazione razziale.
E' questa l'insolita accusa, in base alla legge Mancino, che mai prima d'ora era stata usata nei confronti della cosiddetta area di sinistra, neanche la più antagonista, cui è chiamato a rispondere Guido, un compagno anarchico, per aver tracciato alcune scritte con bombolette spray di vernice rossa sui muri di alcuni negozi .
Considerazioni di Guido |
Solidarietà |
Resoconto udienza 1/12
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ATTACCATO IL FENIX |
27/12/2003 |
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Alla faccia della libertà...
Questa notte alcuni ignoti sono entrati al Fenix, l'osservatorio astronomico contro la repressione in corso san Maurizio angolo via Rossini, sfondando metodicamente la porta d'ingresso, divelta con cura dal muro.
Hanno poi rotto qualche vetro, strappato dei libri e distrutto alcuni degli scaffali su cui erano appoggiati, accanendosi poi contro i monitor dei pc (al Fenix c'è un internet point gratuito) sfondandoli a martellate e buttando per terra i case.
Cosa assai strana è sparito il pc più usato mentre, chissà come mai, soldi in bella vista sul bancone del bar, bottiglie e birre sono rimasti al loro posto.
Una evidente provocazione, arrivata poco dopo l'iniziativa portata dalle case occupate di Torino contro la repressione
[ foto ], per ricordare a tutti che qualcuno rimane disturbato dalle voci libere in una città che non lo è per niente.
Irruzione ||
Fenix risponde
[il volantino] ||
Audio
I danni:
Porta |
Monitor |
TV |
Porta (da dentro) ||
La distro:
[1] |
[2]
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OCCUPAZIONE B18 |
14/12/2003 |
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Nuova occupazione B18
Oggi, 14 dicembre, alle 4 del pomeriggio, nasce una nuova occupazione a Torino in risposta allo sgombero della casa occupata di via Bligny 18.
In questo momento gli occupanti sono appena entrati, maggiori info in seguito.
Comunicato - Ecco il nuovo B18
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SGOMBERO |
27/11/2003 |
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Ancora sgomberi a Torino
La mattina del 27 novembre, la polizia ha sgomberato la casa occupata
casa occupata di via Bligny 18.
Le sette persone che in quel momento si trovavano nello stabile, sono state portate in questura e denunciate per invasione di edificio, mentre i cani presenti sono stati portati al canile.
Uno sgombero senza alcun tipo di preavviso, motivato agli occupanti dal fatto che una cooperativa, della quale all'inizio è stato tenuto nascosto il nome, avrebbe comperato l'edificio.
Ad un certo punto però è apparso uno striscione con su scritto "qui sarà di casa della solidarietà". Le firme sullo striscione erano del consorzio no-profit ICS, che ricordiamo essersi già distinto per aver offerto collaborazione ai disegni repressivi del comune attraverso la gestione del centro di permanenza per minori stranieri.
La seconda firma sullo striscione è quella dell'OMI, l'Opera Munifica Istruzione, ricchissima ex-IPAB della Chiesa, proprietaria iniziale dello stabile.
I lavori di ristrutturazione sono già iniziati, gli operai hanno già montato le impalcature e smontato gli infissi. Inoltre pochissimo tempo è stato dato per svuotare i locali, e com'è facile immaginare, non sono poche le cose da portare via essendo quella di Via Bligny un'occupazione di tipo abitativo.
I servizi che partiranno in quella struttura sono il frutto della riorganizzazione dell'assistenza sociale pubblica, che sempre più sarà gestita per mezzo del sistema dell'accreditamento. Un sistema che cancella i diritti dei lavoratori e di chi necessita di assistenza.
Un altro sgombero con molte firme in calce: questura, comune e in particolare l'Assessore Lepri, un nome che è garanzia di tagli alle spese, repressione e peggioramento esponenziale delle condizioni di lavoro.
Il tutto arriva pochi giorni dopo un altro sgombero di un'occupazione abitativa compiuta da alcuni studenti universitari per ribadire il diritto alla casa e l'inadeguatezza delle risposte del comune.
E' evidente, a questo punto, che non si intende nemmeno prendere in considerazione il problema, sgomberando e reprimendo, e piuttosto continuare nella politica della "città bella e pulita" per prepararsi ai giochi del 2006, magari spendendo qualche miliardo in monumenti e lampioni.
Comunicato degli/delle occupanti
Contestato Chiamparino foto | video
30/11
Cena sotto il comune
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REPRESSIONE |
27/11/2003 |
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La destra ordina, il PM risponde
Il 27 Novembre la digos di Torino, su mandato del Pm Onelio Dodero, ha perquisito l’abitazione di 5 studenti e anche due spazi autogestiti all’interno di Palazzo Nuovo, alla ricerca di armi ed esplosivo.
La polizia ha sequestrato sia nelle abitazioni come negli spazi computer, volantini, manifesti e tutti è stato notificato un avviso di garanzia con l’accusa di istigazione a delinquere.
L'istigazione sarebbe arrivata da un volantino in sostegno della resistenza Irachena, per il ritiro delle truppe occupanti italiane in Iraq, diffuso nei giorni precedenti all'università, che ha provocato le ire della destra cittadina.
A seguito della campagna diffamatoria, il senato accademico ha quindi deciso di sospendere la concessione degli spazi autogestiti all'interno di Palazzo Nuovo, “fino al ristabilimento delle regole di convivenza civile”.
Leggi il comunicato del CUA
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