fonte www.inventati.org/contronocivita

IN QUESTO NUMERO:
APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE
CONTRO L'ENTRATA DEGLI OGM IN EUROPA
LE CONSEGUENZE DELL'AGRICOLTURA IN GRANDE SCALA
DA TOLOSA A GAZA LE NANOTECNOLOGIE
SERVONO A FARE LA GUERRA
NOTIZIE ED AZIONI DAL MONDO

EDITORIALE

Rieccoci con questo secondo numero del bollettino della Coalizione contro le nocività.
Fare un bilancio di questi mesi e soprattutto delle varie iniziative e progetti intrapresi è sicuramente prematuro. Come era prevedibile dal tipo di tema che seguiamo percepiamo la difficoltà a sviluppare un immediato interesse su questioni come lo sviluppo di nuove tecnologie, in particolare biotecnologie e nanotecnologie. Abbiamo consapevolmente scelto la strada più difficile: quella di far crescere un contesto forte. Un contesto non formato da opinioni spesso parziali su quello o quell'altro aspetto delle nocività, ma formato da idee radicate che portino a vedere, capire e contrastare il dominio alla base dello sviluppo tecnologico.
La radicalità della critica e della lotta non è quindi il risultato di qualche nuova ideologia costruita, ma bensì la naturale progressione di un pensiero che comprende la posta in gioco. Sicuramente tempi più lunghi, ma anche aspettative maggiori. Se il vero corridore si vede nelle lunghe distanze, pensiamo sia importante costruire situazioni che abbiano una continuità e una progettualità che si sviluppa nelle lotte e nelle relazioni.
Ancora purtroppo non si riesce a percepire determinate tecnologie come parte integrante di quella Singolarità che si sta insinuando sempre di più in ogni aspetto sociale prendendone le veci. Singolarità invocata dai moderni tecnofili e anche inconsapevolmente da coloro che pensano di poter gestire innovazioni tecnologiche neanche percepibili nella loro essenza, nella loro distruttività e irreversibilità.
Anche i movimenti sociali e altri contesti di lotta, in particolare in Italia, sono lontani dal comprendere il ruolo che stanno avendo tecnologie con simili sviluppi totalizzanti per l'intero mondo vivente. Un limite e una mancanza che a nostro avviso col tempo diventerà uno scollegamento con la reale evoluzione della società, con le dinamiche e i rapporti del sistema di potere e le relazioni stesse tra i viventi. E ci si troverà a fare i conti ormai troppo tardi con un contesto dove ci sfuggirà la comprensione delle sottili reti di interconnessione tra ingegneria genetica, nanotecnolgie, neuroscienze, informatica. E potremmo solo finire imbrigliati in queste reti se non iniziamo a dotarci si strumenti di comprensione, analisi e soprattutto iniziando un percorso di lotta.
“Contro il fascismo tecnologico” si intitolava uno dei volantini della Coalizione distribuito il 25 Aprile al corteo nazionale antifascista. Ai più forse sarà sembrato un paragone eccessivo o una bizzarra provocazione con una tematica ben più seria perché più sentita e seguita.
Il nostro scopo è far capire come è presente il nuovo totalitarismo, anzi il vecchio che si è fatto nuovo, in una veste ancora più insidiosa perché nella percezione generale i suoi ingredienti non sono ancora riconosciuti per il ruolo che hanno e che avranno quando il contesto sociale sarà preparato per la loro completa manifestazione.