Repressione militarizzata - L'Italia a scuola dalla Colombia e viceversa

"L' Italia invierà truppe in Colombia per addestramenti", ha annunciato il Ministro della Difesa Colombiano, Juan Carlos Pinzón in un articolo pubblicato su El Espectador.

Questo recente accordo di cooperazione tra i due paesi dimostra come vi sia, sia a livello locale e che globale, un militarizzazione delle forze repressive, nonché una prosecuzione degli apparati Italiani nell'adeguamento ai precetti del rapporto Nato Urban Operation 2020.

Nonostante la distanza di chilometri, le strategie per portare la popolazione dalla propria parte risultano simili. Primo: porsi come "scudo" contro realtà conflittuali che vengono ridotte alla categoria "cattivi", che siano rivoluzionari, guerriglieri, terroristi talebani, contrabbandieri o narcotrafficanti, offuscando i fattori economici e politici che ne stanno alla base. Secondo: identificarli, scovarli e tentare di spezzare le reti di legami, di complicità e di solidarietà, pratica applicata anche in Italia e che in Colombia, nel contrasto di “sovversivi” e guerriglieri, si traduce con il motto “togliere l'acqua al pesce”.

L'Italia va a scuola dalla Colombia, eccellente esempio di come tutt'oggi i paramilitari si sbarazzino dei conflitti sociali facendo sparire migliaia di persone tra morti ammazzati e persone costrette a scappare. La Colombia prende ripetizioni dall'Italia che, come ribadito nell'articolo sottostante risplende nelle "missioni di pace"; senza citare l'esempio di mercenari, che per fortuna ogni tanto ci ricordano “come muore un italiano”, o di altri assassini prezzolati che invece ci mostrano "come muoiono dei pescatori indiani". I "nostri ragazzi"...

Evidentemente i contesti sono differenti, ma non è difficile immaginare che il tentativo sia quello di esportare ed importare i differenti modelli “positivi” di strategie militari, di tattiche di controllo e di repressione, di impiego dell'esercito dalla gestione dell'ordine pubblico fino all'intelligence.

Di seguito una traduzione di un articolo apparso sul giornale Colombiano “El Espectador”:


A partire dal 2013 Italia e Colombia inizieranno un interscambio di personale militare con l'obiettivo di rafforzare le proprie conoscenze nei campi di strategie di combattimento, lotta contro il terrorismo e operazioni speciali.

Il ministro della Difesa Juan Carlos Pinzón e il suo omologo italiano, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, nella riunione di questo lunedì, hanno deciso di ampliare la cooperazione in tema di difesa e sicurezza tra i due paesi.

I militari italiani riceveranno addestramenti e potenziamento in operazioni speciali e di selva.

Secondo il ministro Di Paola, anche se l'Italia attualmente non affronta sfide di questo tipo, è comunque necessario essere preparati ad affrontare ambienti operazionali differenti.

La Colombia invierà membri della Forza Pubblica affinché si formino nella Scuola dello Stato Maggiore Italiano. Allo stesso tempo si è concordato che i due ministeri faciliteranno il proseguio dei colloqui per ottenere un accordo di cooperazione tra le forze armate dei due paesi.

Per il ministro Pinzòn, questo interscambio di personale militare ha “l'obiettivo strategico di progettare la Forza Pubblica ideale tanto del presente come del futuro”.


In questo senso le forze militari colombiane potranno conoscere l'esperienza italiana nella partecipazione ad operazioni di pace, nell'uso e nella formazione dei Carabinieri italiani, i quali operano come una Forza Militare dipendente dal Ministro della Difesa oltre a compiere funzioni di carattere poliziale
[a questo proposito si veda anche Eurogendfor].

I due ministri concordano che l'interscambio di tecnologia e l'informazione più fluida tra le due nazioni faciliterà la lotta contro la delinquenza organizzata transnazionale e permetterà maggior efficienza. Si sono quindi impegnati a rafforzare la cooperazione in questi campi.

Alla fine, il ministro Pinzón ha assicurato che l'appoggio e la cooperazione effettiva dei paesi amici è fondamentale per raggiungere gli obiettivi rispetto sicurezza, affrontare i rischi della delinquenza e del terrorismo a livello locale, regionale e mondiale.

[1] http://www.elespectador.com/noticias/judicial/articulo-385255-italia-enviara-tropas-colombia-entrenamiento

Mer, 21/11/2012 – 11:23
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione