La morte di Sebastiano
Ancora una volta i Servizi Veterinari della ASL di L'Aquila hanno ucciso
un randagio, Sebastiano [foto], che stava nei pressi della villa comunale ed
era accudito da un bambino disabile.
Sebbene in Abruzzo siano previsti i "cani di quartiere" dalla Legge Regionale e a L'Aquila dal Regolamento Comunale, Sebastiano dava fastidio
perchè saltava sulle auto. Gli addetti della ASL lo hanno
catturato nel peggiore dei modi, con una violenza estrema.
I resti del povero Sebastiano sono stati ritrovati tre giorni dopo, in un
secchio della cella frigorifera della ASL. Nonostante l'evidenza di una morte
violenta e nonostante un primo rapporto autoptico confermasse una serie di
lesioni traumatiche, alcuni dirigenti ASL hanno continuato a diffondere menzogne nel vano tentativo di alterare la realtà dei fatti.
Sono in corso varie iniziative fra cui una petizione per chiedere giustizia per Sebastiano e una
nuova gestione del randagismo a L'Aquila.
Oltre alla petizione, partiranno le denunce di almeno quattro
associazioni.
Notare che la ASL di L'Aquila non è nuova a questo genere di episodi, e anzi
questo è solo l'ultimo di una lunga serie. Nel 2004 sei inermi cuccioli
furono soppressi "perchè da grandi sarebbero diventati cani pericolosi".
Non dimentichiamo inoltre una serie di randagi spariti dopo la cattura...
Qui è possibile consultare un corposo dossier sulla ASL di L'Aquila.
AGGIORNAMENTI
# 2 Ottobre - un'altro caso di cuccioli morti: rinvio a giudizio per veterinari ASL
# 5 Ottobre - consegnata la petizione
.:: approfondimenti ::.
randagismo.info | dossier su Sebastiano | [en] Animal Liberation Front
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