[Bg] Due popoli nessuno stato - Presidio e discussione

17/01/2009 - 15:00
17/01/2009 - 21:00

UNDERGROUND
Spazio anarchico
Via Furietti, 12/b
Bergamo (Malpensata)
underground@inventati.org

Sabato 17 gennaio 2009 davanti al comune di Bergamo in Piazza Matteotti si terrà un presidio dalle ore 15 alle 17.30 con banchetto informativo e mostra di immagini dell'occupazione militare e degli eccidi israeliani nella striscia di Gaza.
A seguire dalle ore 18.30 intervento con Eyas e videoproiezione sulla situazione attuale nella striscia di Gaza presso Underground, Via Furietti 12/b Malpensata.

Due popoli nessuno stato

Come era prevedibile durante i bombardamenti su Gaza tutta l'informazione di regime appoggia il "diritto di Israele a difendersi" e squalifica ogni protesta come forma mascherata di antisemitismo. Anche intellettuali accreditati in Italia come "pacifisti" si sono prestati a giustificare le bombe sui civili, (Amos Oz, A.B. Yehoshua) affermando che lo Stato d'Israele non poteva non reagire ai razzi lanciati contro il proprio suolo, dimenticandosi che è stato proprio il governo israeliano a rompere la tregua imposta dall'ONU con continui assassini mirati ai rappresentanti di Hamas.
I democratici e faziosi giornali italiani non nominano neppure quelle organizzazioni e quei movimenti che in Israele lottano contro la politica dell'apartheid e della violenze antipalestinese (rete degli ebrei contro l'occupazione, Anarchici contro il muro tanto per citarne alcuni).
La striscia di Gaza, dopo 19 mesi di assedio imposto alla popolazione palestinese la cui unica colpa è di aver votato per i rappresentanti di Hamas, è ormai un maxi-lager. Alle ultime elezioni democratiche in Cisgiordania, a Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza ha vinto Hamas. Tale esito elettorale fu difeso militarmente dagli attacchi della fazione di Abu-Mazen. In questi giorni, i bombardamenti sulla Striscia di Gaza (un milione e mezzo di persone strette in un'area di 40 per 10 km) hanno provocato fino ad ora oltre 900 morti e 4.000 feriti, cifre che sono destinate vertiginosamente ad aumentare qualora continui la campagna militare. Un bombardamento indiscriminato contro abitazioni, mercati, scuole, università, ospedali, moschee, che fa seguito ad un lungo embargo totale.
Negli ospedali mancano le medicine, il necessario per il primo soccorso. La sera del 03 gennaio, i mezzi dell'esercito israeliano hanno varcato il confine in 4 punti diversi, causando una violentissima guerra urbana in un area sovrappopolata, ormai chiusa alle comunicazioni con l'esterno. L'informazione ufficiale, ma sarebbe più appropriato definirla "di regime", conduce ormai da giorni una falsificante battaglia di cifre sui morti, feriti e prigionieri. Siamo ormai giunti al culmine di una strategia dissimulata di annientamento della popolazione palestinese di Gaza.
Negli ultimi anni con i varchi chiusi alle merci, le navi militari israeliane hanno pattugliato incessantemente il mare di Gaza per impedire anche la pesca.
Bisogna però non cadere nella trappola di ritenere che la violenza e le prevaricazioni siano appannaggio esclusivo di Israele. Pulizie etniche e rappresaglie sui civili avvengono ovunque e spesso nell'indifferenza del mondo. Dire che la politica dello Stato Israeliano è una politica criminale non vuol dire che gli altri Stati siano meno razzisti e assassini a cominciare dall'Italia con le sue leggi discriminatorie sull'immigrazione, con i CPT, le nuove misure del "pacchetto sicurezza" (DDL 733) che il governo si appresta a varare entro il 19 gennaio.
Analogamente, lottare contro la politica omicida e razzista dei vari governi israeliani, non significa dare spazio in alcun modo all'antisemitismo fascistoide o al revisionismo storico sullo sterminio nazista. ANZI....
Solidarietà e massimo sostegno al popolo palestinese che difende la sua vita, la sua dignità, la sua indipendenza e a tutti i popoli in lotta per la propria autodeterminazione; massimo disprezzo verso lo Stato sionista israeliano baluardo degli interessi capitalisti nell'area Medio-Orientale.

Ven, 16/01/2009 – 16:40
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