Firenze - L'autunno caldo è iniziato!

fonte canisciolti@canaglie.net

7 ottobre: la Facoltà di Lettere in piazza Brunelleschi viene occupata. Gli studenti si barricano nel chiostro e la polizia non può che accettare il dato di fatto. Nella serata centinaia di studenti partecipano alla “festa trash verso il corteo del 9 ottobre...” nello spazio liberato ed autogestito, mentre la facoltà si riempie di striscioni, manifesti e scritte murali.

9 ottobre: un corteo di 10000 studenti attraversa le strade di firenze fino a bloccare i viali di circonvallazione, mandando il traffico totalmente in tilt. Prima che raggiungesse il corteo il camioncino con l'impianto del corteo viene fermato e perquisito. Al passaggio dal liceo Castelnuovo vengono oscurate le telecamere del liceo. Banche, Agenzie Assicurative, bancomat e la sede di Confindustria, vengono bersagliate con vernice, fumogeni e petardi. Lo striscione d'apertura recita “L'AUTUNNO CALDO E' INIZIATO... ORGANIZZIAMOCI PER RENDERLO INFINITO!”

10 ottobre: almeno 12 scuole vengono occupate in città dagli studenti riuniti in assemblee straordinarie. Digos e polizia si dilettano in diverse visite alle occupazioni, minacciando sgomberi e denunce in compagnia della loro care telecamere.
12 ottobre: altre scuole di uniscono alla lista delle occupazioni, mentre in alcune scuole si alzano le prime barricate per bloccare la didattica.

13 ottobre: "Firenze sveglia, sveglia Firenze!"500 studenti si radunano in piazza Santissima Annunziata e danno via ad un corteo notturno non autorizzato per le vie del centro.


RIPRENDIAMOCI LE FACOLTA'

sull'occupazione del 7 ottobre a lettere

 

Intorno alle 19 di mercoledì, il chiostro della facoltà di Lettere viene stato occupato da alcune decine di studenti. La Digos, colta di sorpresa, arriva a facoltà già ben chiusa e non potendo fare altro che restare a guardare gli studenti barricati dentro decide di andarsene con la coda tra le gambe.

Passa qualche ora e la voce inizia a girare. Si aprono i cancelli e centinaia di studenti partecipano all'occupazione, mentre la facoltà si riempie di striscioni, manifesti e scritte murali. All'ingresso uno striscione recita “Verso il Corteo del 9... Festa a Lettere Occupata”.

“Vandali!”, gridano i giornali e quei politicanti (di destra e di sinistra) che la mattina dopo hanno trovato sulle loro bacheche diversi segni di disprezzo nei loro confronti.

Ma se vandalo è chi fa parlare i muri con le proprie idee... allora si: siamo dei vandali.

Se delinquente è chi per una notte decide di riappropriarsi della propria facoltà ed autogestirla, sperimentando situazioni di spontaneità e libertà in delle facoltà sempre più videosorvegliate, controllate e fabbriche di alienazione... allora si: siamo dei delinquenti.

 

 

Che nessuno si stupisca per “insulti alla preside Franca Pecchioli, alla Digos, simboli dell'anarchia, slogan anticapistalisti e inviti alla rivolta”...

L'ABBIAMO GIA' DETTO E LO RIBADIAMO: L'AUTUNNO CALDO E' INIZIATO...

 

Detto ciò, quella di mercoledì è stata una serata di

riappropriazione diretta, gioia e determinazione...

nulla di meglio per iniziare una nuova stagione di lotta!

Cani Sciolti Autorganizzati


“Se non cambierà lotta dura sarà”...

E' un anno che lo urliamo nelle piazze ma non abbiamo ancora mantenuto la promessa.
Già l'anno scorso abbiamo assistito ad una mobilitazione di massa, la famosa “Onda”, che pur riuscendo a portare migliaia di persone in piazza e ad occupare scuole ed università, si è rivelata incapace di modificare realmente le cose.

Forse è arrivato il momento di chiederci: PERCHE'?
A nostro parere ciò che è mancato è stato il coraggio di esprimersi tramite delle pratiche di lotta radicali e concrete. Abbiamo sprecato le nostre energie in una frenetica e controproducente ricerca dell'attenzione di giornali e tv...
Ma pensiamo davvero che quegli stessi giornali e tv, che sia di destra che di sinistra restano uniti nel voler mantenere lo stato attuale delle cose (essendo asserviti direttamente ai padroni), possano aiutare la nostra causa?
E, soprattutto, siamo davvero convinti di continuare nel nostro coro di lamenti inconcludenti sperando, fin troppo ingenuamente, che qualche politico di buona fede li raccolga e ci aiuti?
In realtà è sotto gli occhi di tutti che la “protesta civile” si è rivelata fallimentare, e che se veramente vogliamo cambiare le cose è giunta l'ora di lottare con determinazione e senza compromessi: è finito il momento di “farsi sentire”, è arrivato il momento di FARE.

FARE per noi vuol dire non limitarsi a dormire nelle scuole e nelle facoltà, ma occuparle sul serio bloccando la didattica e trasformarle da luoghi di asservimento e obbedienza in laboratori di AUTOGESTIONE E LOTTA, riaffermando così una pratica efficace che fino a qualche anno fa è sempre stata propria del movimento studentesco.
FARE per noi vuol dire non scendere in piazza per posare davanti a delle telecamere ma bloccare la città con tutti i suoi flussi di merci, umane o materiali, che permettono giorno per giorno di arricchire quei padroni che ci impongono questo stato di cose.

Lottare con le regole stabilite dalle stesse istituzioni che stiamo combattendo è da stupidi: se vogliamo vincere non possiamo escludere a priori nessuna pratica di lotta, abbattendo il dogma della legalità tanto caro a politicanti, partiti e sindacati.

Solo facendo così inizieremo ad essere realmente FASTIDIOSI, ed è a quel punto che la polizia del nostro caro stato democratico provarà a metterci i bastoni tra le ruote come già sta facendo: ma non abbiamo paura, le denunce non ci hanno fermati, le cariche non ci hanno distrutto.

Osservando il periodo storico che stiamo vivendo, in un cui trame razziste ed autoritarie si fanno avanti ad enorme velocità, ci rendiamo conto che non possiamo permetterci di aspettare o di affidarsi al salvatore di turno (che non esiste)...

Siamo pronti a riprendere tra le mani le nostre vite?

La strada sarà lunga... noi abbiamo iniziato.

Alcuni pirati all'arrembaggio della vita
Firenze,
13.10.2009

Mer, 14/10/2009 – 14:01
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