Roma - Occupazione case, appello conferma condanna per 19 anarchici

fonte apcom

Lo stabile era di Falco, responsabile crack Coop case Lazio

Roma, 6 feb. (Apcom) - Per poco meno di un mese occuparono uno stabile a Bagnaia, in provincia di Viterbo, oggi la III corte d'appello di Roma ha confermato la condanna a otto mesi di reclusione diciannove anarchici per i reati di invasione di edificio, danneggiamento e furto aggravato. I fatti fanno riferimento ad un periodo di tempo che va dal 28 aprile al 22 maggio del 2001. La protesta era contro il caro-affitti e la politica speculativa ai danni degli studenti universitari.

Di fatto presero possesso di un edificio di proprietà della società "Belvedere '89" a Bagnaia (Viterbo), arrivando a staccare dai balconi alcune ringhiere, ed attraverso alcuni allacci abusi a rubare acqua ed energia elettrica, per un importo comunque di poche centinaia di euro. Il pg aveva sollecitato la rideterminazione della pena in relazione solo al primo reato, chiedendo l'assoluzione per il resto.

[...]

Dalle indagini sull'occupazione dello stabile di Bagnaia emerse che la struttura apparteneva a una cooperativa, rappresentata da Franco Danna e legata al Consorzio 'Coop Casa Lazio', di cui era presidente Francesco Emilio Falco, ideatore secondo l'accusa di una maxitruffa che anni dopo ha ridotto sul lastrico alcune migliaia di famiglie che avevano anticipato i soldi per avere una casa, quasi mai assegnata.

Danna è stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione per corruzione. Falco e la figlia Eleonora (condannati, rispettivamente a quattro anni e mezzo e a due anni e dieci mesi di reclusione per corruzione e falso materiale) che volevano ottenere un rapporto ministeriale addomesticato, finalizzato a evitare il naufragio del Consorzio.

Mer, 06/02/2008 – 19:41
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione