Presidio informativo in P.zza Mercanti
Sabato 6 febbraio 2010 in P.zza Mercanti a Milano dalle 15 alle 19
Presidio informativo contro il nucleare e il mondo che lo produce.
Diffusione di materiale informativo e libri a tema + proiezione video sui rischi e incidenti
Nucleare: un nuovo passo nella catastrofe
Una nuova avventura nel disastro del nucleare è alle porte.
L’illusione che la minaccia nucleare fosse stata scongiurata dalle lotte degli anni ’70/’80 si è infranta di fronte alle brame di profitto e di iperproduzione energetica che lo Stato italiano spaccia come necessità e interesse strategico per il rilancio dell’economia del Paese.
L’assurdità, la pericolosità, l’incremento di nocività che tale progetto comporta sono note a tutti: radiazioni, scorie, incidenti, inquinamento e ulteriore militarizzazione della società. E nessuna menzogna del potere e degli interessi industriali potranno nasconderlo.
Ci raccontano che il nucleare è il mezzo necessario per far fronte al fabbisogno energetico del Paese e che le tecnologie di nuova generazione sono economiche, ecologiche e sicure.
Sistematicamente nascondono che:
- i costi per la costruzione delle centrali ricadrebbero ovviamente sulle spalle della popolazione (si parla di cifre intorno agli 80 miliardi di euro per sopperire a meno del 20% del fabbisogno energetico del Paese);
- l’enorme dispersione energetica dei reattori nucleari li rende sostanzialmente privi di convenienza (i costi energetici di mantenimento sarebbero maggiori dei benefici);
- il loro funzionamento comporta un enorme dispendio di risorse idriche (e ciò proprio mentre si apprestano a privatizzare l’acqua e all’orizzonte ci attendono guerre per l’oro blu);
- il devastante impatto ecologico delle centrali riguarda la loro produzione, il reperimento dell’uranio, il necessario rilascio periodico di radiazioni, lo smaltimento delle scorie (il cui tempo di decadimento raggiunge i 250 mila anni);
- anche i reattori di ultima generazione sono ad alto rischio d’incidente (l’attività principale dei tecnici nelle centrali riguarda infatti l’ordinaria gestione degli incidenti);
- il nucleare è strettamente connesso alla tecnologia bellica (non si dimentichi che è stato inventato per fabbricare bombe e non per produrre energia);
- il nucleare implica un modello di società sempre più militarizzata (infatti i siti, essendo dichiarati d’interesse nazionale, saranno presidiati dall’esercito);
- la scelta del nucleare è irreversibile (non solo per il problema delle scorie e per la durata degli effetti delle radiazioni, ma anche perché un reattore, una volta attivato, non può più essere spento)
- la segretezza dei siti da destinare alle centrali nucleari corrisponde alla classica imposizione dall’alto che in nessun modo tiene conto della popolazione.
Altri contrapporranno le energie alternative al nucleare, senza mettere in questione le cause del continuo incremento delle richieste di energia.
A noi non interessa proporre alternative per il funzionamento di questo mondo.
Riteniamo piuttosto necessario immaginare un’alternativa a questo mondo e alla sua immane produzione di nocività.
UNA VOLTA PER TUTTE
contro il nucleare e il mondo che lo produce
http://www.autistici.org/controilnucleare