IL RACKET DELLE OCCUPAZIONI? ERA UNA BUFALA...
Qui di seguito un comunicato dei Movimenti per il diritto all'abitare di Roma circa il pronunciamento del GUP per il non luogo a procedere sui reati più gravi contestati ai compagni e alla compagna inquisiti per l'occupazione della ex-scuola "8 marzo".
http://www.coordinamento.info/home/comunicati/944-il-racket-delle-occupa...
IL RACKET DELLE OCCUPAZIONI? ERA UNA BUFALA...
Tutti ricorderanno gli spettacolari arresti avvenuti nel quartiere della Magliana il 14 settembre del 2009, quando centinaia di carabinieri guidati dal generale Tomasone in persona fecero irruzione nella ex scuola "8 marzo", portando via alcuni occupanti ed attivisti.
Le accuse erano pesantissime: associazione per delinquere, estorsione, possesso di armi da guerra, furto, lesioni e così via.
Quegli arresti, avvenuti nel pieno di una campagna stampa che vedeva su alcune testate titoli cubitali circa il "Racket delle occupazioni" sono costati agli/alle arrestati/e mesi di detenzione e in alcuni casi la perdita del posto di lavoro.
Esponenti politici del calibro di Fabrizio Santori, Sveva Belviso e lo stesso sindaco Alemanno si sono scomodati per rilasciare infuocate dichiarazioni contro i pericolosi criminali che trovavano rifugio all'interno delle numerose occupazioni abitative della nostra città.
Questa mattina il GUP Balestrieri si è espresso per il non luogo a procedere in merito ai reati di associazione per delinquere, estorsione, possesso di armi da guerra, furto, perché i fatti contestati non sussistono.
Si afferma finalmente, anche in sede giudiziaria, quello che abbiamo sempre gridato nelle piazze ed affermato in ogni luogo ed occasione: i movimenti per il diritto all'abitare sono movimenti di persone che decidono di sottrarre le proprie vite alla speculazione che determina affitti e mutui sempre più folli ed irraggiungibili; che si autorganizzano per rivendicare risposte concrete per l'emergenza abitativa e il diritto ad una abitazione dignitosa per tutti e tutte.
I criminali vanno cercati altrove.
Sappiamo che nessuno ci chiederà scusa per il fango che è stato gettato su tutti e tutte noi, ma almeno auspichiamo che le forze dell'ordine, insieme a certi giornalisti ed esponenti politici sempre pronti a criminalizzare chi lotta per i propri diritti, in futuro, impieghino meglio il loro tempo.
Movimenti per il Diritto all'Abitare
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