Solidarietà a Mario Miliucci! Solidarietà ai condannati e agli indagati per la manifestazione del 15 ottobre 2011! Manifestiamo a Teramo!
Ripubblichiamo la lettera di Vincenzo Miliucci apparsa sul quotidiano Manifesto il 6 febbraio 2012, nella sezione "Lettere". Una posizione davanti alla dura e ingiusta condanna inflitta al figlio Mario -in seguito alla manifestazione del 14 dicembre 2010 a Roma- e che sottolinea le caratteristiche vendicative e esemplari che il Tribunale di Roma ha voluto marcare attraverso tale condanna.
Il tribunale di Roma e la questura, attraverso i decenni non hanno perso mai un'occasione per colpire Vincenzo e la sua famiglia con chiaro intento vendicativo e intimidatorio.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza a Mario, così anche ai/lle compagni/e condannati/e per le manifestazioni contro il G8 di Genova del 2001 e ai condannati e agli indagati per gli scontri avvenuti durante la manifestazione del 15 ottobre 2011 a Roma e rilanciamo la manifestazione di sabato prossimo a Teramo.
Mario Miliucci condannato a 2 anni e 6 mesi
Il 14 dicembre 2010, giorno del voto di fiducia posto dal governo Berlusconi sulla “ legge Gelmini”, oltre 70.000 giovani,studenti e precari, manifestarono a Roma contro l’intento di svuotare il diritto al sapere e di trasformare le università in fabbriche di precarietà. Dopo il lungo corteo, ci furono scontri generalizzati, in particolare a piazza del Popolo, dove un blindato fu dato alle fiamme.
La PS operò 23 arresti, tra i quali mio figlio Mario, fermato in precedenza e fatto oggetto di un feroce pestaggio, che molti hanno visto tramite il video del Fatto messo su YouTube.
Su Mario sin dall’arresto ci sono state “attenzioni particolari”, proseguite negli arresti domiciliari e successive firme, in ultimo con questa condanna esclusiva, vendicativa e sproporzionata per la semplice “resistenza”, che trasforma Mario in un capro espiatorio su cui scaricare le “colpe” della generazione precaria che osa ribellarsi alle violente misure antipopolari e coercitive dei governi.
Già perché Mario, in una giornata in cui tra governo, media e inquirenti hanno fatto a gara per suscitare allarmismo e criminalizzazione - che ha visto migliaia di giovani partecipi da Padova, Milano, Genova, Pisa, Roma, Napoli, Cosenza, Palermo – è risibile che sia rimasto l’unico a pagare, nel mentre ben hanno fatto diverse corti ad assolvere tutti gli altri .
Sin da prima, ma considerando la repressione da Genova 2001 a oggi - che vede 18.000 denunciati e processati sociali- non trovo per il “diritto di resistenza” una condanna così esemplare, 2anni e 6 mesi, quando al massimo vengono dati 6 mesi!
La 2° Sez. di Roma è divenuta un Tribunale Speciale, che sordo ad ogni istanza costituzionale voleva punire ad ogni costo, rispolverando anche l’obbrobrio di “far ricadere sui figli le colpe dei padri”.
Colgo l’occasione per ringraziare tutte/i per gli innumerevoli attestati di vicinanza e solidarietà, che mi/ci spronano a moltiplicare gli sforzi per rinnovare e rendere giusto questo Paese, senza i quali i nostri giovani continueranno a patire precarietà,esclusione e repressione.
Intanto manifestiamo a Teramo il 9 feb. Liberi Tutte/i
Vincenzo Miliucci
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