GRANDE E’ LA CONFUSIONE SOTTO AL CIELO…
Sabato abbiamo sfilato vedendo gli “indignati” di partito dare dei fascisti agli antifascisti. Avevano con loro le immancabili bandiere arcobaleno della “pace”, bandiere che si sono ben guardati dallo sventolare e portare in piazza pochi mesi fa, quando il nostro Paese ha partecipato attivamente ai criminali bombardamenti su obiettivi civili di un altro paese: la Libia. Abbiamo ascoltato il loro capo parlare in nome di un movimento del quale non farà, con buona sua pace, mai parte.
Dobbiamo forse ricordare a tutti la condotta ambigua e da “infiltrati” di Vendola e della sua Sel, degli Ezio Mauro e di varie testate come la Repubblica, su temi come l’acqua bene pubblico e comune, sulla guerra in Libia, sulla TAV, sulla precarietà? Potremmo andare avanti a lungo…
Oggi ci tocca leggere sull’Unità, da cui una volta per tutte, in un sussulto di dignità, si dovrebbe avere la decenza di togliere il nome del fondatore in rispetto ad una figura di ben altro spessore rispetto al giornalismo odierno, che le “tre frecce” antifasciste sono il logo di un network d’estrema destra…
Dietro le “tre frecce”, sabato, hanno sfilato qualche migliaio di militanti antifascisti, soprattutto giovanissimi, che hanno scandito slogan lungo tutto il corteo contro crisi e palazzo, banche e finanza, politicanti e giornalisti d’accatto, e che sarebbero arrivati in piazza san giovanni con le altre decine di migliaia di persone se all’altezza di via Labicana non fossero stati travolti da un “carosello” di volanti della polizia che a circa 80 kmh ha di fatto travolto i manifestanti e spezzato in due il corteo. Ovviamente non vedremo mai foto e articoli con titoli ad effetto su questa vicenda palesatasi in una zona dove non stava avvenendo alcun incidente.
Siamo noi gli indignati dagli “indignados” dei partiti della Sinistra liberale, liberista, ipocrita e moralista.
Questi signori, infatti, una volta deposto Berlusconi quale cambiamento epocale sono disposti ad offrirci? Una politica di maggiore attinenza a quanto stabilito dai centri economici-finanziari di Bruxelles? Cioè maggiore genuflessione ai vampiri dell’alta finanza, all’imperialismo economico delle banche targate UE? Ma non erano questi gli unici responsabili, nell’assordante silenzio di una politica ridotta a comitato d’affari, della crisi che stiamo subendo?
E’ vero, nel corteo, e non lo neghiamo, sono stati compiuti atti di teppismo puerile, gesti irrazionali da frustrati, ma di fronte alla piaga sociale di una generazione cui è negato il lavoro, la casa, un futuro, cioè diritti e bisogni essenziali,il problema, per media, opinionisti d’accatto e pennivendoli, può inevitabilmente e puntualmente ridursi a fiumi d’inchiostro e parole sull’operato di qualche ragazzino che, evidentemente, non ha altro mezzo per esprimersi?
Se la giornata di sabato ci ha insegnato qualcosa, è che questo Paese ha bisogno di un soggetto politico forte che sia ingrado di chiudere i conti con le caste politiche di ogni colore, porre al centro del suo agire le parole d’ordine della Giustizia Sociale, della Sovranità nazionale e dell’Indipendenza.
Al giornalista dell’Unità chiediamo maggiore attenzione ricordandogli di pesare bene le parole, perchè ogni parola ha un peso.
Un nemico, un fronte, una lotta!
Finalmente leggo un “bilancio” chiaro e realista del 15 ottobre. L’ignoranza il segno di un paese devastato e vile, governato da un manipolo di arrivisti e lacchè di ogni colore e di ogni orientamento.
Ma se questo corteo non era formato dalle persone che ritente vicine alla vostra lotta perchè avete partecipato?
Volete fare la VOSTRA MANIFESTAZIONE COME LA VOLETE VOI fatela!! Non infiltratevi in altre per poi criticare chi ci partecipa e come ci partecipa.
Nessuno vi ha chiesto di esserci e nessuno vi impedisce di manifestare in altri tempi e luoghi.
Nel corteo c’era di tutto, come era giusto e sacrosanto che fosse, quindi, come noi non ci siamo arrogati il diritto di censurare o infangare la presenza di realtà molto diverse dalla nostra avremmo gradito fosse stato fatto altrettanto.
Caro massimo, il corteo del 15 era, in tutto il mondo, un giorno di protesta contro il sistema capitalista: spiegaci, allora, Sel e affini che cosa hanno a che spartire con questa lotta?
Ci risulta che pochi giorni fa sia stato fatto un manifesto per commemorare un capitalista come Jobs, tanto per fare un esempio.
Vogliamo invece parlare di quello che pensa la componente ex PSI di Sel a proposito del lavoro precario ed interinale?
Meglio discorrere della Tav o, ancora, di guerra in Libia?
Questi partiti proni e funzionali al mantenimento dell’integrità del sistema capitalista (magari con qualche piccolo intervento di cosmesi correttiva) hanno forse il diritto di conferire patenti di legittimità a chi protesta?
Facciamola finita che il più pulito c’ha la rogna…
pienamente d’accordo con quanto detto dall’admin
il discorso di massimo mi sembra puerile e privo di significato
l’unica cosa su cui mi soffermerei è l’uso del termine “infiltratevi”
siamo gente che vive il movimento ogni giorno ,il movimento non è quello che viene vissuto in una sede di partito, ma bensi quello delle realtà sociali romane , e che puoi vedere per strada, a mio avviso forse gli infiltrati sono quei partiti che sfruttano situazioni del genere per tirare a se consesi facendo demagogia spicciola ! rifletti prima di parlare !
insomma! perchè permettete di farvi confondere con gli ultras fascisti, c’è una bella differenza…!!!! e ditelo, forte e chiaro, no!!!
Trovo incredibile come l’ignoranza e la disinformazione dilaghino di giorno in giorno nel nostro Paese, ma trovo ancora più abberante il fatto che sempre più persone siano pronte a credere a tutto ciò che legge sui giornali e non siano in grado di sviluppare un’opinione propria in merito a nulla. Complimenti siete i perfetti sudditi di questo Stato, siete riusciti a realizzare il sogno su cui i potenti ormai lavorano da tempo, credere a tutto ciò in cui vi vogliono far credere, non essere più capaci di aprire gli occhi e vedere da soli, siete indottrinati dal più mero populismo e potete ritenervi soddisfatti perchè siete una maggioranza di cervelli non pensanti.
Credo che chi ha vissuto a pieno la giornata di sabato, senza pregiudizi e pronto a comprendere ciò che realmente stava succedendo e chi realmente aveva davanti, sia stato in grado di capire come l’estrema destra sia quanto di più lontano possa esistere dalla sigla Rash Roma; a quanto pare però l’Unità non ce l’ha fatta. E non ce l’ha fatta perchè troppo impegnata a trovare un titolo sensazionale per questa uscita del 17 ottobre, troppo impegnata a parlare di sante alleanze non comprovate, troppo impegnata a stare dalla parte di quei politici che seppur dovessero arrivare al governo, non porterebbero alcun cambiamento. C’è da stupirsi? In realtà no, come si dice ” non c’è mai fine al peggio”, ma il fatto di essere preparati ad un’informazione che ormai non svolge più adeguatamente il prorpio compito, non significa non rimanere delusi. Delusi dalla volontà chiara, seppur non dichiarata, di voler ammaestrare con notizie attentamente studiate, non dando la possibilità di sviluppare un’opinione prorpia; è logico che poi la delusione aumenta se certe cose vengono dette da quello che un tempo era il giornale del Partito Comunista, ma che allo stato attuale delle cose è giusto che si sia ridotto ad un’impagninazione da quotidiano distribuito gratuitamente.
Riguardo il fatto di partecipare o meno al corteo, vorrei ricordare che il 15 ottobre in tutta Europa è stata la giornata contro il capitalismo, la giornata in cui esprimere il dissenso verso un sistema che ha fallito; ora, seppur in Italia, questo tema sia passato in secondo piano e sia stato preferito attaccare Berlusconi, l’attuale governo ( come se poi con Bersani&Co le cose potessero cambiare ), chiunque aveva il diritto di parteciparvi. Questa era anche la nostra manifestazione, la manifestazione di ragazzi che davvero non sanno che cosa li aspetta, e fino a prova contraria, in questi giorni le critiche sono state solo rivolte verso la nostra parte.. come poter quindi affermare che siamo solo in grado di criticare? E poi come potersi arrogare il diritto di affermare chi aveva o meno il diritto di prenderne parte? E ancora, come poter utilizzare termini di cui non si conosce il significato? Ricordo che le parole vanno contestualizzate, in che senso si parla di infiltrazione?
In risposta all’amministratore della pagina
Non riesco proprio a capire come si puo’ essere cosi’ scemi da giustificare i fatti di violenza che si sono verificati sabato. Spintoni alle persone anziane, in alcuni casi anche tentate aggressioni verso i manifestanti che di certo non stavano li per sostenere il mantenimento del sistema capitalistico.
Stolti e sciocchi, e direi anche poco razionali. C’erano i disabili, i bambini, persone che non hanno nulla a che spartire con questo modo di scendere in piazza. Gli fasciavetrine hanno solo fatto -come al solito- il gioco del governo, del sistema.
Cosa c’e’ di tanto rivoluzionario in quello che si e’ visto e vissuto?
Che era guerriglia da stadio?
Era la sede per dare sfogo alle frustrazioni personali?
Il mondo ha manifestato per dire no a questo sistema e a Roma invece di dare un chiaro e forte segnale, e’ successo tutto il contrario.
Bella maturita’ di rivoluzionari del terzomillennio. Invece di invitarvi ad uscire dal corteo la prossima volta si agisce con i bastoni e le mazze, vediamo se si capisce il segnale.
@Massimo
veramente gli infiltrati sono quelli come suppongo sia tu caro massimo,nella migliore delle ipotesi prostrato in anni di complice silenzio mentre la mia generazione(abbia pazienza ho una certa età) veniva massacrata socialmente,nella peggiore vicino a quei partiti fautori,iniziatori,artefici di piaghe come la flessibilibiltà(pacchetto treu),bipolarismo(autosufficenza veltroniana),privatizzazioni (primi decreti sui servizi “integrati”),guerre (dalema-jugoslavia 1999).
Partiti pronti come gli ignavi di dantesca memoria, a cambiare idea continuamente, a negare tutto e il contrario di tutto,finanche le loro stesse azioni più rappresentative pur di cavalcare sempre il vento della pubblica opinione.
Che ci faceva un vendola che ha privatizzato il sistema idrico pugliese in un corteo che chiedeva beni comuni?
Perchè il liberista pannella voleva essere protagonista di una giornata che chiedeva maggiori politiche sociali?
E il tribuno di pietro? Cosa mai accomuna chi portò solidarietà all’assassino Placanica e una folla di ragazzi/e che hanno ancora Carlo nel cuore?
Non ho condiviso La modalità delle azioni di forza nè la prassi di alcuni teppisti di sabato 15,ma non ho l’ipocrisia di dirmi non-violento.
So che la rabbia accumulata da almeno due generazioni senza alternative è dura da ingoiare e anche se non approvo una singola azione non mi permetto nè di criticare tout court dando del fascista a compagni di cui non apprezzerò certo le azioni,ma riconosco in loro il mio medesimo disagio.
Nè tanto meno mi sognerei di fare l’infame e prestarmi al gioco della delazione democratica….so troppo bene che le guerre tra poveri le vincono sempre i ricchi.
Sono 20 che la mia generazione chiede educatamente e per 20 anni ci hanno fatto i complimenti per le buone maniere ignorando tutto il resto, mentre il nostro futuro se ne andava via in rivoli di lavoretti occasionali e master a pagamento.
Ora vogliono imporre ad un’altra generazione di protestare…ma edcucatamente, affinchè possano fargli quello che hanno fatto alla mia…se non peggio.
Onestamente non mi sento di condannare chi non vuole subire lo stesso trattamento.
Paradossalmente capisco pure il disagio di chi,come gran parte della dirigenza PD ha svenduto ogni ideale,ogni etica,ogni residuo di dignità per dedicarsi allo sciacallaggio mediatico e assicurarsi una maschera di credibilità presso i manovratori della grande finanza mondiale che certo non vogliono essere disturbati da cose insignificanti come gli stati di diritto o le leggi.
No non li critico,sono degli ipocriti che ormai non sanno più nè di mentire,nè si rendono conto che stanno mentendo per primi a loro stessi.
Non chiedo loro nemmeno di cambiare idea e riscoprire una morale persa chissà dove,quello che vi chiedo è di fare voi la prossima volta un corteo separato dalla gente che avete ingannato in modo da non dover sporcare troppo la strada pubblica con i conati di vomito che la sola vostra vista provoca ai più
@marghe
e cosa c’entra l’amministratore della pagina?
ricorda che se si risponde con le mazze alle mazze o prima o poi qualcuno tira fuori le pistole è questa la tua via democratica?
piuttosto hai affermato che molti erano li contro il capitalismo, vero, ma molti che erano li erano anche a favore del capitalismo infatti lo sostengono nelle varie amministrazioni comunali e regionali che ci tassano e succhiano il sangue a favore di banchieri e capitalisti vari, i compagni della rashe hanno posto una domanda a cui ancora nessuno di voi a dato risposta, che cosa ci faceva sel e sindacati collaborativi come fiom in quella manifestazione? e ne faccio una io perchè non ci sono state due manifestazioni? che c’entriamo noi con chi collabora alle nostre disgrazie?
@kirov
Risposta troppo facile. Sabato qualcuno si e’ preso il diritto di zittire mezzo milione di persone per dare sfogo alle proprie frustrazioni. Con gente cosi’ c’e’ giocano a palla! Sinceramente non guardo le sigle, mi sono abbastanza rotta di sentire sparate a zero su tutti e tutte le organizzazioni partitiche o sociali. L’errore e’ che si pensa di essere il buco del culo del mondo, quando poi nei fatti si appartiene a gruppuscoli e pochi in sostanza cambiano la propria condizione. Non era una manifestazione di partito e nemmeno dei pochi eletti. Era una manifestazione aperta a tutti, anche ai partiti. Ognuno con le proprie elaborazioni politiche sul sistema, e contraddizioni, ma contraria a questo eccesso smisurato del sistema capitalistico. Il problema e’ la mancata elaborazione politica condivisa e la consapevolezza che da soli non si va poi troppo lontano da quel buco del culo a cui accennavo prima. L’assenza di democrazia e di una linea comune di lotta.
Sentirsi unto dal signore perche’ ci si sente il piu’ comunista dei comunisti e’ da stolti e imbecilli. La maturita a cui facevo riferimento sull’altro post alludeva proprio a questo. Le critiche ci stanno ma quando si scende in piazza nessuno si deve prendere il diritto di zittire l’altro. E se qualcuno c’ha provato e’ stato messo da parte. Cosa che non e’ successo con chi aveva intenzioni peggiori. Scusate ma li avete visti gli arditi? Tatuati con lo scheletro con in bocca il coltello?. Si perche’ c’erano pure loro oltre alle guardie. Molto probabilmente qualcuno ha chiuso gli occhi. Posso condividere la rabbia ma non accetto che venga fuori per rovinare una manifestazione di quella portata. Si l’ha rovinata e ora non si parlera’ d’altro che di leggi speciali, di chiudere gli spazi occupati. Allora ti chiedo, a chi va in culo? A chi ora sta raccontando come si e’ sentito strafigo a bruciare un utilitaria?stiamo proprio indietro se non capiamo i momenti per per agire compatti. l’Italia rispetto agli altri paesi ancora e’ menomata sotto questo aspetto. Processo che prevede il confronto anche con chi non la pensa esattamente come te. E la capacita’ e l’intelligienza stanno nel costruire un movimento forte e condiviso. Cosa che in italia manca da decenni mentre negli altri paesi, gia’ si e’ passati oltre!!! VEDI ISLANDA
Quindi considero queste critiche abbastanza sterili e poco convincenti. Qualcuno se la prendete con la fiom, vorrei sapere se e’ stata proprio la fiom ad appoggiare il pacchetto treu o non si sia mossa contro lo smantellamento dello statuto dei lavoratori gia’ allora. Te la faccio io una domandina facile, un parlamentare di SEL come puo’ cambiarela condizione dei propri cittadini se l’economia e’ quella che e’? Decide di adottare il baratto come sistema economico di scambio? Poi come fai a pensare ad un mondo senza banche se poi quando vai a comprarti le scarpe paghi con il bancomat oppure lo usi quando vai all’estero? Dove metti i soldi del tuo lavoro sotto il cuscino? Dove cazzo vivi? Ti consiglio di mettere il naso in qualche movimento sociale mondiale e poi guardare quello italiano cosi’ ti renderai conto che spalleggiare certi comportamenti singoli non porta a nulla. In risposta alla provocazione delle pistole ti rispondo che se proprio vuoi usarle, mi faccio prestare quella giocattolo di mio figlio.
Non definirei “atto puerile di qualche ragazzino” le azioni organizzate, meditate e predisposte, che avrebbero potuto ammazzare qualcuno: se una di quelle macchine bruciate fosse stata a metano ora stareste rendendo martire qualcun altro dopo Carlo.
@marghe
bell’elaborato teorico marghe! degno del miglior saintsimonismo!
Allora ad una questione così complessa ti rispondo in maniera facile,forse un pò elementare….ma perdonami la dialettica articolata sono abituato ad usarla con chi già condivido una visione strategica a lungo termine,per gli altri ritengo enormemente più importante farmi capire.
A parte le tue ragguardevoli considerazioni sui tatuaggi degli arditi del popolo imbevuti del più sano bigottismo tipico di un’estetica istituzionalizzata e borghese.
E parlo di estetica con la E maiuscola,ovvero il filtro interpretativo del reale,ovvero ancora il primo mattone da togliere per arrivare all’abolizione dello stato presente di cose…gli scapigliati già c’erano arrivati già nell’800 a sostenere la necessità di “una nuova forma di bellezza” con un piccolo sforzo anche tu puoi arrivarci o quantomeno essere più tollerante…
Per quanto riguarda quello che tu risorgimentalmente definisci blocco comune ti do ragione al 50% ovvero definendo come linea di demarcazione che crea affinità,l’assunto che io questo sistema lo voglio abbattere(specialmente come “modo di pensare il sistema stesso in essere”) “tout court”,uno di SEL( o similari) il sistema lo vuole salvare facendo qualche piccolo aggiustamento in modo da far durare il banchetto di lorsignori più a lungo e magari sperando di essere tra gli invitati.
Alla luce di questa discriminante chi sta al di là di quella linea di demarcazione potrò considerarlo un elemento di confronto tattico…di sicuro non un soggetto con cui definire una linea strategica,viste le idee di mondo troppo diverse.
Certo in un ipotetico nuovo sistema le banche per me potrebbero pure esistere,ma in forma nazionalizzata o perlomeno sotto ferreo controllo statale ad esempio.
…..Ah dimenticavo…..no quando compro le scarpe non uso la carta di credito,pago in contanti e il conto bancario lo tengo esclusivamente per le transazioni lavorative e contributive…
Quanto ai viaggi all’estero,lsono anni che non posso più permettermene uno!