YURI GAGARIN, FIGLIO DELL’OTTOBRE ROSSO!1961 – 2011
Il 12 aprile del 1961 Yuri Gagarin è il primo uomo nello spazio. Lanciata alle 9.07, ora di Mosca dal cosmodromo di Bajkonur, la navicella spaziale Vostok 1, la prima progettata per portare un uomo, compì in 88 minuti un giro dell’orbita terrestre per atterrare in URSS alle 10.20, riportando il suo pilota sano e salvo, acclamato come un eroe di tutti i popoli.
Gli occhi del mondo si rivolsero all’Unione Sovietica e alla sua storica impresa; l’occidente scommetteva in una clamorosa disfatta che avrebbe umiliato l’URSS davanti ai riflettori del mondo intero. Ma non fu così. Appena giunto in orbita Gagarin poté vedere ciò che prima nessun uomo aveva mai visto. “La Terra è bellissima, è azzurra, non ci sono confini né frontiere.”La missione riuscì perfettamente segnando agli occhi del mondo intero la grandezza e la potenza di una nazione, che pochi anni prima aveva schiacciato il nemico fascista subendo la perdita di milioni di vite umane e la distruzione di un intero paese.
Il 16 aprile del 1961 l’Unione Sovietica vinse la sfida dello spazio. Il PCUS in un messaggio inviato al mondo intero dichiarò di “porre le realizzazioni sovietiche al servizio dell’umanità”, proclamando lo spazio luogo non soggetto alla sovranità di nessun paese, inviando a tutto il mondo un appello alla pace e al disarmo sulla terra. Pochi giorni dopo gli Stati Uniti subirono il secondo smacco. Lo sbarco alla Baia dei Porci che avrebbe dovuto portare alla sollevazione della popolazione cubana contro Fidel Castro, si risolse in una sconfitta bruciante.
Il Presidente Kennedy, per recuperare la fiducia del popolo americano e del mondo intero negli Stati Uniti, annunciò l’inizio del programma spaziale americano, puntando allo sbarco sulla Luna.
Ma prima che questo accadesse (e i dubbi di molti scienziati e studiosi al riguardo sono ancora molti) l’Unione Sovietica impose ulteriori traguardi, con Valentina Tereškova prima donna nello spazio, Alexei Leonov il primo uomo che uscì dalla navicella spaziale per fare una “passeggiata” nello spazio, nel 1968 per la prima volta ci fu l’aggancio di due navicelle: la Soyuz 4 la Soyuz 5 si incontrarono in orbita con i cosmonauti Aleksei Yeliseyev ed Ievgeny Khrunov, senza dimenticare i successi di satelliti e navicelle senza uomini. Ai progressi della scienza contribuirono purtroppo anche tragedie, come la morte di Komarov a bordo della prima Soyuz, missione per la quale proprio Gagarin fu scartato nella scelta del cosmonauta.In anni in cui si parla dell’Unione Sovietica come del male assoluto, in cui ogni giorno si celebra la vittoria del capitalismo e dell’occidente sul socialismo reale, è bene ricordare quanta ipocrisia e quanta superficialità ci sia nel trattare questo argomento storico, con gli occhi della propaganda a cui assistiamo costantemente.
La sfida lanciata al mondo dall’Unione Sovietica con il volo nello spazio di Yuri Gagarin è la prova del progresso che l’URSS ed il sistema socialista imposero al mondo intero. In campo scientifico, culturale, sociale l’Unione Sovietica assicurò la presenza di un modello economico e di sviluppo con il quale il sistema capitalista fu costretto a confrontarsi. Senza l’Unione Sovietica non ci sarebbe stata la conquista dello spazio, non ci sarebbero i diritti sociali che oggi, non a caso, vengono continuamente smantellati, l’umanità non avrebbe vissuto un periodo di pace così lungo, certamente molto maggiore di quello che stiamo vivendo oggi. Tanto ancora bisognerà studiare e approfondire sull’URSS, capire come anche quel sistema mostrò le sue crepe finendo nella stagnazione e nel pantano che portò alla sua fine. Ma, come la data del 12 aprile del 1961 dimostra, non si può che guardare a quell’esperienza storica in modo positivo, perché per la prima volta nella storia l’uomo scelse il suo destino, senza padroni e senza sfruttati, impegnandosi nel tentativo di costruzione effettiva di quella che tutti consideravano un’utopia.Un uomo, figlio di un operaio, diventa il primo uomo nello spazio. Un caso non isolato in un sistema che nel complesso ha elevato milioni di persone dalla loro condizione, che ha dato dignità ad un popolo prima di allora schiavo di un sistema feudale e brutale.
A Yuri Gagarin , figlio dell’ottobre rosso!
Sempre più sù!